Juventus, mondo capovolto: dalla Champions le certezze

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Un grande desiderio, in alcune stagioni un obiettivo dichiarato, ma anche uno spauracchio. Tutto questo rappresenta la Champions League per la Juventus. L’acquisto di Cristiano Ronaldo – nelle intenzioni del club – avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo step per raggiungere l’élite del calcio europeo, dopo le due finali perse. Obiettivo fallito. Adesso, i bianconeri ripartono da outsider, dopo un inizio di stagione tutt’altro che esaltante.

Negli anni del ciclo vincente, la Juventus ha spazzato via le avversarie in Italia, dominando più volte il campionato e macinando record su record. Da prestazioni e vittorie, la squadra bianconera ha costruito le fondamenta per provare l’assalto alla Champions League. La Serie A, palcoscenico dove dimostrare la propria forza e costruire certezze, soprattutto a livello mentale. Per scacciare i fantasmi della coppa dalle grandi orecchie, per non rivedere mai più “facce bianche come il pallone”, come dichiarò Allegri in una storica conferenza stampa.

Oggi la situazione è totalmente ribaltata. La Juventus non ha più certezze, né solide fondamenta. Nelle prime partite della stagione, è apparsa una squadra impaurita, incapace di avere quella solidità mentale necessaria a chiudere i match e portare i punti a casa. Da dove si riparte per acquisire consapevolezza della propria forza? Proprio dalla Champions League. In particolare, dalla prestazione di ieri sera contro il Malmo. Si dirà: il livello dell’avversaria non era così probante. Certo, tutto giusto. Ma lo stesso valeva per Udinese ed Empoli, partite dove la Vecchia Signora ha dimostrato tutte le proprio difficoltà. Più del risultato, quindi, l’accento va sulla prestazione: un modo per mettere un punto e a capo, e ripartire. Stranamente, le certezze della nuova Juventus arrivano dalla Champions League. Il mondo bianconero ribaltato: adesso, però, la compagine bianconera dovrà dare continuità e far sì che la partita di ieri sera non rappresenti solo un episodio.