La Juventus, Bentancur e un equivoco tattico durato due anni

Bentancur

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Era la sera del 13 agosto 2020. Da pochi giorni la Juventus aveva sostituito Maurizio Sarri con Andrea Pirlo e da poche settimane aveva concluso con il Barcellona lo scambio che avrebbe portato Miralem Pjanic in Catalogna e Arthur sotto la Mole. 

In quella sera d’estate chi scrive era ospite di una trasmissione televisiva e asseriva quanto segue: “Mi auguro che l’arrivo di Arthur e il prosieguo della campagna acquisti (di lì a poco in bianconero sarebbe arrivato il semi-sconosciuto Weston McKennie, ndr) chiariscano una volta per tutte il ruolo di Rodrigo Bentancur in questa squadra. Regista puro o di una mezzala?”.

Già, perché per tre stagioni nessuno era stato in grado di rispondere a questa domanda. Nella prima stagione, nella quale l’uruguayano è stato stabilmente la quinta scelta dopo Khedira, Pjanic, Matuidi e Marchisio, questa mancata risposta poteva anche starci. Nella successiva, l’ultima del quinquennio targato Massimiliano Allegri, Bentancur si era ritrovato spesso a sostituire Khedira e/o Emre Can nel ruolo di mezzala. Maurizio Sarri, invece, aveva optato per la doppia opzione, schierandolo talvolta in cabina di regia e talvolta accanto a Pjanic vista la perdurante assenza di Khedira per i problemi fisici che lo hanno portato alla recente rescissione

Anche Andrea Pirlo, a onor del vero, inizialmente non aveva scelto del tutto questo nodo, ma dopo la sconfitta del 17 gennaio la risposta è finalmente arrivata: Rodrigo nel cuore del centrocampo. La manovra, come si è visto nelle ultime partite, ne ha beneficiato e una mediana piena, fino a quel momento di interrogativi e dubbi, è tornata ad avere una logica. L’impressione è che in assenza di Bentancur potrebbe toccare ad Arthur assolvere a quel compito. Il brasiliano, pur avendo caratteristiche diverse da quelle del regista puro, appare decisamente più adatto rispetto a una mezzala pura come Rabiot o a un trequartista come Ramsey.

Posto che, ad oggi, non tutti i problemi che affliggono il centrocampo bianconero sono risolti e che in estate qualche intervento ulteriore potrebbe rivelarsi utile necessario, non può essere un caso se la riorganizzazione logica della mediana ha avuto come immediata conseguenza per la Juventus miglioramenti sul piano della fluidità della manovra, risultati più convincenti e il primo trofeo della stagione in bacheca.