(Photo by Alex Caparros/Getty Images)

Il 2021 è stato indimenticabile per il Barcellona. Un anno sportivamente drammatico e confuso i cui eventi hanno oscurato anche successo, come quello in Copa del Rey conquistata nell’aprile scorso. Che la coppa nazionale non sia equiparabile al campionato o alla Champions League è chiaro, ma il poker de La Cartuja di Siviglia contro l’Athletic Bilbao in finale è comunque un traguardo raggiunto nella stagione più difficile di sempre. Difficoltà che sono arrivate soprattutto dopo l’addio di Leo Messi, la leggenda vivente che dopo 17 lunghi anni ha detto addio al club con cui ha vinto tutto ciò che era possibile vincere. Una delle poche soddisfazioni è arrivata proprio dal campione argentino, che ha trascorso gran parte dell’anno in blaugrana conquistando il suo settimo pallone d’oro.

La crepa che la rottura con il diez ha causato è ancora aperta. La confusione societaria, sebbene Laporta sia stato eletto in sostituzione dell’uscente Bartomeu, rimane così come le difficoltà economiche causate dal Covid. A livello sportivo i risultati hanno lasciato a desiderare. Nell’anno solare il Real Madrid si è aggiudicato entrambi i Clásicos, arrivando davanti al Barça terzo classificato anche alla fine della scorsa stagione. In Liga la formazione catalana ha chiuso il 2021 al settimo posto, a 18 punti di distanza proprio dai blancos al vertice della classifica.

In Champions non è andata meglio alla squadra guidata da Ronald Koeman, uscita dolorosamente agli ottavi di finale contro il PSG che ha ottenuto la qualificazione con un risultato complessivo di 5-2. L’allenatore olandese nonostante la prima vittoria ottenuta in Europa contro la Dinamo Kiev, battuta il 20 ottobre alla terza giornata, ha pagato la sconfitta contro il Real Madrid appena quattro giorni dopo e il successivo ko contro il Rayo Vallecano con la panchina. Dopo l’intermezzo di Sergi Barjuan, la guida tecnica è stata affidata a Xavi che non ha ancora avuto il tempo materiale per risollevare la situazione.

L’ex centrocampista è già passato alla storia come allenatore, avendo perso lo scontro decisivo alla sesta giornata di Champions League contro il Bayern Monaco qualche settimana fa. Il ko contro i bavaresi ha relegato il Barça in Europa League, competizione a cui i catalani parteciperanno per la prima volta nella loro storia dopo il cambio di denominazione della Coppa Uefa. Messi era ed è ancora insostituibile ma a parte Aguero, che ha dato l’addio al calcio pochi giorni fa per un problema cardiaco, non sono arrivate garanzie dal mercato. La sensazione è che per risalire in casa Barcellona bisognerà attendere, ricominciando dalla cantera sempre più in crescita. Pedri, eletto miglior giovane all’Europeo e vincitore del prestigioso Trofeo Kopa assegnato al miglior under 21 da France Football, è l’esempio pratico insieme a Gavi.