La qualità di Di Maria al servizio del pragmatismo di Allegri

di maria allegri

BUENOS AIRES, ARGENTINA - MARCH 25: Angel Di Maria of Argentina celebrates after scoring the second goal of his team during the FIFA World Cup Qatar 2022 qualification match between Argentina and Venezuela at Estadio Alberto J. Armando on March 25, 2022 in Buenos Aires, Argentina. (Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

Ci è voluto un po’ di tempo, prima di ricevere la risposta definitiva. Ma lui è uno di quei giocatori che vale la pena aspettare. Angel Di Maria sarà un calciatore della Juventus. Risolte le ultime remore della famiglia circa il trasferimento a Torino, e il Fideo vestirà bianconero.

di maria allegri
 (Photo by JUAN MABROMATA / AFP) (Photo by JUAN MABROMATA/AFP via Getty Images)

La qualità e la classe sopraffina di Di Maria al servizio del calcio di sostanza di Allegri

Ancora qualche giorno di vacanza per ricaricare le pile e buttarsi a capofitto nella nuova avventura. Angel Di Maria si è convinto a sposare il progetto della Juventus e provare l’esperienza italiana, dopo aver vestito le maglie prestigiose del Real Madrid in Spagna, del Manchester United in Inghilterra e del Paris Saint-Germain in Francia. Massimiliano Allegri ha spinto molto sul suo acquisto e alla fine è stato accontentato. Nonostante si parli molto del tecnico livornese come un allenatore che pensa solo a difendere, in varie circostanze Allegri ha sottolineato quanto sia importante avere dei giocatori di qualità, che possano inventare una giocata dal nulla e decidere le partite. Proprio come Di Maria.

Ma come il Fideo si inserirà nello scacchiere tattico bianconero? Innanzitutto sarà necessario basarsi su un modulo specifico. Il 4-3-3 è quello più congeniale all’argentino, vista la sua naturale predisposizione a giocare in posizione di ala destra. Da quella zona di campo ha la possibilità di rientrare sul suo sinistro per calciare in porta, o per fornire un assist al compagno. O semplicemente per regalare al pubblico un dribbling esaltante. Senza dimenticare la sua capacità di esibirsi nella rabona – impossibile dimenticare l’assist a Cristiano Ronaldo in un Real Madrid-Copenaghen in una notte di Champions League del 2013. In quella posizione è stato provato diverse volte Paulo Dybala, ma la Joya ha caratteristiche ben diverse ed i risultati non sono stati positivi.

Dunque Allegri posizionerà Di Maria in quella zona, anche se, soprattutto in Nazionale, l’ex Benfica ha dimostrato la capacità di giocare anche sulla corsia opposta – per lasciare a Lionel Messi la fascia destra. Alla Juve c’è un altro giocatore molto duttile da schierare su entrambe le bande laterali del campo, ossia Federico Chiesa, che quando recupererà definitivamente dall’infortunio garantirà innumerevoli soluzioni al proprio tecnico. A beneficiare di tutta questa abbondanza sarà Dusan Vlahovic, pronto a piazzarsi al centro dell’attacco ed aspettare gli assist dei compagni.

(Photo by ADRIAN DENNIS/AFP via Getty Images)

Le motivazioni: l’unico punto di domanda sull’affare Di Maria

L’unica questione che potrebbe sorgere riguarderebbe le idee del giocatore e la sua motivazione. Vista anche la chiara volontà di tornare al suo Rosario Central prima di chiudere la carriera – momento non molto lontano dati i 34 anni compiuti il 14 febbraio scorso. Dal punto di vista fisico Di Maria garantisce ottima stabilità, vista la corporatura molto esile – lo chiamano lo spaghetto non per caso. Il fatto di pensare già al ritorno in patria potrebbe far sorgere dei dubbi sulle motivazioni.

La possibilità che abbia “staccato mentalmente” ci sono e la Juventus potrebbe servire al Fideo semplicemente per tenersi in forma in vista del Mondiale qatariota. Allegri però non teme ciò da Di Maria ed è più che convinto che possa essere lui la chiave per tornare a vincere. Magari anche in Europa.