L’Atalanta tra le critiche di Gasperini e un rapporto da salvare

L’Atalanta non ha terminato nel migliore dei modi il 2022 e le parole del tecnico Gian Piero Gasperini dopo la sconfitta con l’Inter hanno contribuito a gettare benzina sul fuoco. Gasperini ha parlato apertamente di progetto da condividere e di sostegno necessario nelle scelte da parte della società. Frasi che ricordano quelle di inizio stagione a mercato ancora aperto. Poi, però, l’Atalanta ha iniziato a cogliere risultati importanti e questi hanno spazzato la polvere sotto al tappeto. Le quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate pesano per la serenità di un gruppo che, dopo la partenza di alcuni senatori, deve ritrovare l’equilibrio. Per molti, la scorsa stagione aveva segnato la fine del ciclo di Gasperini all’Atalanta. L’allenatore che aveva portato la Dea in Champions, si era dovuto accontentare dell’ottavo posto. Non solo, la proprietà è cambiata, nonostante la presenza ancora centrale dei Percassi. Infine, è cambiato anche il direttore sportivo con l’addio di Giovanni Sartori, i cui rapporti con Gasperini non sono mai stati idilliaci, e l’arrivo dell’ex Verona D’Amico. Così, Gasperini ha deciso di andare avanti, ma ora chiede di non essere solo.

 

Le richieste di Gasperini all’Atalanta

Il 9 agosto, a pochi giorni dall’inizio del campionato e in pieno mercato, Gasperini diceva: “Ad oggi non è sicuramente l’Atalanta che volevo. […] La società si è comunque impegnata molto: l’obiettivo è rinforzate la squadra e cercare di ringiovanire eventualmente.” Il 22 dello stesso mese, dopo il pareggio con il Milan e con Malinovskyi quasi accompagnato all’uscita nonostante il gol, ritornava a chiedere un attaccante con diverse caratteristiche. Alla fine, arrivò a fine mercato Højlund che rappresenta uno degli elementi del nuovo ciclo insieme a Scalvini, Okoli, Soppy e Lookman. La problematica di base tra agosto e oggi, però, è quale sia il vero progetto dell’Atalanta. Gasperini critica chiaramente l’ibrido. “Il nostro gruppo è sempre competitivo anche se negli anni si è assottigliato. Ho chiesto di potenziare la squadra per alzare il livello o guardare al futuro facendo crescere talenti. […] Se l’obiettivo è la Champions al momento per me non è percorribile. La strada che avevo chiesto era chiara, non è stata possibile e ora si sta facendo un po’ un mischione e non va bene.” Il tecnico di Grugliasco ha dovuto unire due anime della squadra, finendo con lo scontentare qualcuno. Ad esempio, Malinovskyi, che non è più centrale nel progetto, Boga, che non ha mai avuto continuità e spazio e Muriel, che all’inizio scalpitava, ma faticava a giocare.

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Un futuro da scrivere

Gasperini chiede chiarezza e sostegno alla società per andare avanti con la stessa comunione di intenti degli anni passati insieme. Le sue dichiarazioni hanno fatto clamore nell’ambiente atalantino, ma hanno il dono di essere nette e non interpretabili. Il mercato di gennaio sarà l’occasione per intraprendere definitivamente un percorso verso una nuova Atalanta o per ricercare il risultato immediato danneggiando la crescita della nuova generazione. L’Atalanta è sesta in classifica e ha tutte le potenzialità per riprendersi dopo una fase difficile. Ricostruire il rapporto tecnico sarà fondamentale. A Bergamo, infatti, tutti sanno cos’è stata e cos’è l’Atalanta di Gasperini. Nessuno, però, può sapere come potrebbe essere senza di lui.