Coppe Europee
Lazio, l’analisi del match con il Marsiglia: è mancata solo la vittoria
Non una partita entusiasmante quella della Lazio contro il Marsiglia, è vero. Nulla a che vedere con l’ultimo match con l’Inter, dove c’è stata una rimonta ed un gioco più spumeggiante. Il primo tempo contro i francesi è stato fatto su ritmi molto bassi, anche per merito della formazione di Sampaoli che ha saputo bloccare bene le fasce laterali biancocelesti, in particolar modo quella occupata da Felipe Anderson.
Il centrocampo con Danilo Cataldi mediano e Milinković-Bašić mezzali ha fatto il suo, pur non riuscendo a servire bene le ali e la punta centrale, Ciro Immobile. Il bomber laziale sembra essere quello che più soffre l’assenza di Luis Alberto, lasciato ancora una volta in panchina all’inizio, per poi subentrare a gara in corso come nell’Inter. Lo spagnolo, come in passato, sembra insofferente alla situazione, ma il gioco di Sarri è diverso da quello di Inzaghi e preferisce avere delle mezzali più fisiche rispetto alla sola qualità tecnica – indubbia – di Luis Alberto: Bašić, infatti, offre più corsa e prestanza fisica, pur non avendo le stesse capacità palla al piede dello spagnolo che viene fatto sempre subentrare a partita in corso, per sparigliare le difese avversarie quando sono più stanche.
Con il Marsiglia la Lazio, almeno nel secondo tempo e soprattutto negli ultimi trenta minuti della gara, meritava la vittoria. Ci sono state diverse occasioni non sfruttate che potevano regalare i tre punti ai biancocelesti: la difesa, finalmente, sembra aver trovato la quadra e la contemporanea presenza di Manuel Lazzari e Adam Marusic come terzini, potrebbe essere una nuova soluzione interessante per Sarri. Velocità e dribbling da una parte, forza fisica dall’altra. L’ex SPAL rappresenta un’ottima coppia sulla destra insieme a Felipe Anderson, potendo diventare una spina nel fianco delle difese avversarie. Dall’altra parte il montenegrino offre più solidità rispetto ad Hysaj, il quale ha sbagliato e non poco nelle ultime partite. Con Luiz Felipe al centro insieme ad Acerbi, Sarri potrebbe aver trovato il quartetto definitivo nel reparto difensivo.
Ieri, contro i francesi, non c’è stato il solito gioco in velocità che si era visto nel derby o nella partita contro l’Inter: possesso palla più lento ed uno Zaccagni che ancora non è entrato in piena forma fisica e nei meccanismi di gioco dell’allenatore. Il giovane Raul Moro è subentrato al suo posto ed ha dato nuova linfa vitale all’attacco, insieme ad un Pedro sempre voglioso di fare bene. Alla Lazio mancano i tre punti, ma serve anche che Ciro Immobile torni al gol su azione.
Conference League
Fiorentina, Italiano: “Non immaginavo di poter perdere così”
L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della sconfitta per 1-2 contro il West Ham nella Finale di Conference League giocata all’Eden Arena di Praga. Di seguito le parole del tecnico dei viola.
(Photo by Alex Grimm, Onefootball.com)
Fiorentina, tutta l’amarezza di Italiano: “Non avrei mai voluto provare la sensazione di perdere due finali. Abbiamo giocato alla grande, puniti da un errore della difesa. Resto? Non c’è problema”
“Le prime sensazioni sono quelle che abbiamo perso due finali giocando benissimo ed è un peccato. Stasera sinceramnete non immaginavo che potesse finire così. Abbiamo giocato e creato e abbiamo reagito allo svantaggio. Poi l’ultima palla dovevamo scappare meglio in difesa, ma purtroppo non siamo andati ai supplementari. Mi dispiace per i ragazzi e per l’aver perso due finali. Non è una bella cosa“.
“Abbiamo messo in campo l’11 che ci davano più garanzie. Abbiamo concesso poco agli avversari e abbiamo giocato dominando l apartita, ma non dovevamo fare errori. Un rigore e un gol evitabile ci hanno puniti. Ma abbiamo giocato da squadra vera“.
“Il presidente è stato charo sul mo futuro. Ci vedremo e ci parleremo e basta, non ho altro da aggiungere. Si fa così. Finita la stagione ci si parla. ma non c’è nessun problema“.
“Siamo mancati in qualcosa, abbimo dominato e potevamo chiudere meglio qualche situazione con più precisione. Ma siamo stati puniti da un episodio che avevamo anche studiato, ma abbiamo sbagliato con la difesa. Dovevamo scappare meglio, un errore che ci è costato una Coppa“.
Conference League
Emerson Palmieri vince la Conference League e entra nella storia: il dato
Serata amarissima per la Fiorentina. I viola sono stati battuti per 2-1 dal West Ham nella Finale di Conference League. I toscani hanno subito il gol che ha consegnato agli inglesi il trofeo proprio al 90′. Se gli uomini di Vincenzo Italiano piangano, dall’altro lato, giustamente quelli allenati da David Moyes festeggiano. Tra gli Hammers vi è un giocatore che questa sera è entrato di diritto nella storia del calcio. Emerson Palmieri, infatti, ha fatto registrare un importantissimo dato statistico.
Emerson Palmieri: come te nessuno mai
Emerson Palmieri si è aggiudicato la Conference League. Il terzino italo-brasiliano ha conquistato anche la Champions League con il Chelsea nel 2021 e l’Europa League sempre con i Blues nel 2019. Il giocatore diventa così il primo calciatore della storia ad aver vinto le tre principali coppe europee dell’era moderna. Nel suo palmares Palmieri ha anche una Supercoppa Europea vinta nel 2021 con il Chelsea e l’Europeo vinto con l’Italia nell’estate del 2021.
Conference League
Il West Ham vince la Conference League: Fiorentina punita al 90′
Il West Ham vince 1-2 contro la Fiorentina e conquista la Conference League. All’Eden Arena di Praga, i viola giocano una grande partita soprattutto nel primo tempo ma non riesce a concretizzare. Match che si sblocca nella ripresa con il rigore segnato da Benrahma e il pari di Bonaventura. Sembrano supplementari, ma Bowen al 90′ beffa i toscani e regala il trofeo agli inglesi che tornano a vincere in Europa 58 anni dopo l’ultima volta.
Fiorentina 🆚 West Ham#UECLfinal pic.twitter.com/RRWVRwmMqL
— UEFA Europa Conference League (@europacnfleague) June 7, 2023
(Photo by Richard Heathcote, Onefootball.com)
Fiorentina-West-Ham, la cronaca della Finale di Conference League
Primo tiro dopo appena un minuto del West Ham con Antonio, che dalla sinistra prova ad angolare il destro, blocca Terracciano.
Al 9′ si fa vedere la Fiorentina con una botta dalla distanza di Mandragora, che però termina alta.
Partita a ritmi alti a Praga ma senza un vero padrone in campo. Fiorentina che prova a manovrare col possesso, West Ham che tenta di colpire i viola con veloci transizioni.
Al 25′ bel corner battuto dalla destra, Milenkovic arriva di testa ma il centrale serbo non inquadra la porta.
Mezzora di gioco e Finale di Conference piuttosto bloccata. La Fiorentina non si snatura e continua a macinare possesso e poi liberare gli uno contro uno con le ali, Hammers che si difende con ordine.
Minuto 35 e bruttissimo episodio dagli spalti con alcuni tifosi del West Ham che all’altezza del calcio d’angolo di destra colpiscono Biraghi con un oggetto contundente. Fortunatamente il capitano viola non riporta conseguenze a parte una lieve ferita alla testa.
Fase finale del primo tempo dove gestisce meglio il West Ham, senza che però la squadra inglese riesca a creare veri pericoli alla difesa della Fiorentina.
Prima della fine del tempo Fiorentina che trova il gol del vantaggio con un tap-in sotto porta di Jovic, ma la rete è annullata per il fuorigioco del centravanti serbo. Prima frazione che si chiude sullo 0-0.
All’intervallo Italiano sostituisce un acciaccato Jovic (che aveva subito un colpo a fine primo tempo) per Cabral.
Canovaccio della ripresa che non cambia, con la Fiorentina che domina il controllo del pallone ma non riesce ad essere efficace nella zona decisiva. West Ham che continua a difendersi con ordine.
Minuto 60 colpo di scena della partita: clamorosa ingenuità di Biraghi che su un pallone lanciato in area dal West Ham a cercre Bowen, tocca sbadatamente il pallone con la mano. Dopo controllo VAR l’arbitro concede il calcio di rigore al West Ham.
Dagli 11 metri va Benrahma che col destro spiazza Terracciano e segna lo 0-1 che regala al West Ham il vantaggio nella Finale di Conference League.
Al 67′ la Fiorentina però reagisce e trova il pari: spiovente a cercare sulla destra Nico Gonzalez, che di testa appoggia per l’inserimento di Bonaventura che in area che con un destro incrociato batte Areola per l’1-1.
Minuto 72 la Fiorentina va vicina al vantaggio: Nico Gonzalez vola sulla destra e trova Cabral in area, scarico dietro per Mandragora che piazza col destro ma il pallone esce di pochissimo.
Sfida che si avvia alla fine dei tempi regolamentari con il risultato sull’1-1 ed un ottima Fiorentina sul campo dell’Eden Arena.
Ma al 90′ la terribile beffa: Filtrante di Paquetà che taglia la difesa della Fiorentina e pesca Bowen che tutto solo davanti a Terraccianoo deposita in porta l’1-2 che regala la Conference League al West Ham.
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