Lazio, l’analisi del match con il Marsiglia: è mancata solo la vittoria

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Non una partita entusiasmante quella della Lazio contro il Marsiglia, è vero. Nulla a che vedere con l’ultimo match con l’Inter, dove c’è stata una rimonta ed un gioco più spumeggiante. Il primo tempo contro i francesi è stato fatto su ritmi molto bassi, anche per merito della formazione di Sampaoli che ha saputo bloccare bene le fasce laterali biancocelesti, in particolar modo quella occupata da Felipe Anderson.

Il centrocampo con Danilo Cataldi mediano e Milinković-Bašić mezzali ha fatto il suo, pur non riuscendo a servire bene le ali e la punta centrale, Ciro Immobile. Il bomber laziale sembra essere quello che più soffre l’assenza di Luis Alberto, lasciato ancora una volta in panchina all’inizio, per poi subentrare a gara in corso come nell’Inter. Lo spagnolo, come in passato, sembra insofferente alla situazione, ma il gioco di Sarri è diverso da quello di Inzaghi e preferisce avere delle mezzali più fisiche rispetto alla sola qualità tecnica – indubbia – di Luis Alberto: Bašić, infatti, offre più corsa e prestanza fisica, pur non avendo le stesse capacità palla al piede dello spagnolo che viene fatto sempre subentrare a partita in corso, per sparigliare le difese avversarie quando sono più stanche.

Con il Marsiglia la Lazio, almeno nel secondo tempo e soprattutto negli ultimi trenta minuti della gara, meritava la vittoria. Ci sono state diverse occasioni non sfruttate che potevano regalare i tre punti ai biancocelesti: la difesa, finalmente, sembra aver trovato la quadra e la contemporanea presenza di Manuel Lazzari e Adam Marusic come terzini, potrebbe essere una nuova soluzione interessante per Sarri. Velocità e dribbling da una parte, forza fisica dall’altra. L’ex SPAL rappresenta un’ottima coppia sulla destra insieme a Felipe Anderson, potendo diventare una spina nel fianco delle difese avversarie. Dall’altra parte il montenegrino offre più solidità rispetto ad Hysaj, il quale ha sbagliato e non poco nelle ultime partite. Con Luiz Felipe al centro insieme ad Acerbi, Sarri potrebbe aver trovato il quartetto definitivo nel reparto difensivo.

Ieri, contro i francesi, non c’è stato il solito gioco in velocità che si era visto nel derby  o nella partita contro l’Inter: possesso palla più lento ed uno Zaccagni che ancora non è entrato in piena forma fisica e nei meccanismi di gioco dell’allenatore. Il giovane Raul Moro è subentrato al suo posto ed ha dato nuova linfa vitale all’attacco, insieme ad un Pedro sempre voglioso di fare bene. Alla Lazio mancano i tre punti, ma serve anche che Ciro Immobile torni al gol su azione.