Liga infinita, il Real pareggia in extremis contro il Siviglia

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Dopo il pareggio tra Atletico e Barcellona, il Real Madrid pareggia 2-2 contro il Siviglia e perde clamorosamente l’occasione per andare in testa alla classifica. Los Blancos strappano un pareggio con una fatica enorme e salgono a quota 75 punti. Bene ma non benissimo dato che i Blaugrana hanno lo stesso punteggio e che l’Atleti ha due punti in più, 77.
A strapparsi i capelli è però Lopetegui che già pregustava una vittoria nella capitale che alla sua squadra manca dal 2008.
Il sogno svanisce sul più bello ma il Siviglia è ancora in piena corsa per il titolo. Gli andalusi hanno 71 punti, sei in meno della capolista, ma a tre giornate dalla fine la matematica concede ancora delle speranze.

Real siviglia liga
Le prime quattro sono racchiuse in sei punti

Un nueve inaspettato

La squadra ospite scende in campo con sicurezza ma la prima occasione importante la crea il Real Madrid dopo dodici minuti: Odriozola mette in area una palla per Benzema che segna di testa ma il gol viene annullato per fuorigioco del terzino spagnolo. Il suo piede è leggermente oltre la linea tracciata dal VAR.
Dieci minuti dopo lo spauracchio il Siviglia passa in vantaggio.
Jesus Navas scodella in area un cross che Rakitic spizza di testa. La palla arriva sui piedi di un mediano, Fernando, che però si comporta da vero nueve mandando al bar Casemiro e freddando Courtois.

Asensio dà speranza

Il Real prova a reagire, facendosi forte di un centrocampo che ha tanta tecnica nelle sue corde, ma sembra incapace di far male al Siviglia.
Modric tira fuori un tiro dei suoi al 51′ ma Bono smanaccia fuori. I padroni di casa creano tanto nel secondo tempo ma sembra mancare la grinta che serve a ribaltare le partite. Vinicius, per esempio, mastica un pallone in area al 65′ tirando sul palo da pochissimi metri.
Zidane capisce che deve dare una scossa ai suoi e al 66′ butta nella mischia Marco Asensio. Il maiorchino è subito decisivo e, servito da Kroos, segna il gol della speranza per il Real.

Rigore sì, rigore no

Il 73′ è il minuto chiave della partita e la cabina VAR torna ancora una volta protagonista. Il Real riparte cogliendo la difesa del Siviglia piazzata malissimo, Benzema entra come un treno in area di rigore e viene steso da Bono.
Calcio di rigore! Ma per il Siviglia. L’arbitro va al VAR e vede che nella stessa azione Militão ha toccato la palla col braccio nella propria area. Tutto si ribalta in pochi secondi.

Rakitic si prende la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo e non sbaglia spiazzando Courtois. Il Siviglia fa 2-1 al 78′ e Lopetegui assapora tre punti pesantissimi per la corsa al primo posto. 
Il Real è visibilmente confuso e la partita sembra ormai indirizzata ma la legge del calcio è dura, si sa.
Al 94′, in piena zona Real, Kroos tira e fa 2-2. La deviazione di Diego Carlos lo aiuta ma il tedesco tira fuori i suoi da un guaio enorme regala l’ennesimo punto conquistato dal Real a pochi secondi dal triplice fischio.

 

Saranno zero titoli?

Una sconfitta avrebbe probabilmente avrebbe probabilmente significato terminare la stagione con zero titoli ma il pareggio di stasera lascia aperto uno spiraglio. Sbagliato nascondersi, però: vincendo contro il Siviglia il Real sarebbe stato padrone del proprio destino mentre adesso è costretto a stare attento ai risultati dagli altri campi.
Dopo il pareggio contro il Siviglia, Los Blancos affronteranno tre partite tutt’altro che semplici. Nelle prossime due giornate giocheranno in trasferta contro il Granada e l’Athletic Bilbao mentre l’ultima partita promette spettacolo.
A Madrid arriva il Villarreal, fresco classificato alla finale di Europa League contro il Manchester United.
El Submarino Amarillo ha perso 4-2 contro il Celta Vigo in questa giornata ed è in piena lotta per un piazzamento europeo. Unai Emery deve preparare la trasferta contro i campioni di Spagna con la consapevolezza che tre giorni dopo giocherà una storica finale europea. Tutto è aperto in Spagna e la corsa al titolo non dipende solo dal Real.