Livorno, la maglia speciale per rispondere agli insulti razzisti

Livorno

Armando Picchi (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images for Lega Serie B)

Sembra assurdo ma anche con gli impianti vuoti si possono ancora sentire insulti razzisti nel corso delle partite. È successo domenica scorsa al Moccagatta, durante la sfida di Lega Pro tra Alessandria e Livorno. Ad un certo punto, i presenti allo stadio e gli appassionati collegati su Eleven Sports hanno sentito chiaramente degli insulti di matrice razzista rivolti ad uno dei calciatori del Livorno.

La società labronica ha deciso di rispondere indossando oggi – durante il match contro il Giana Erminio – una maglietta con la stampa “No al razzismo“. Questo il comunicato del club: “Non vogliamo scadere in luoghi comuni o fare retorica ordinaria, ma non possiamo indugiare sui recenti fatti che hanno coinvolto un nostro calciatore. La lotta al razzismo comincia con l’educazione e il nostro compito, il compito della nostra società, è, prima di ogni cosa, quello di educare i nostri ragazzi al rispetto e di vigilare perché non passino messaggi sbagliati che possono offendere, umiliare e discriminare. Massima attenzione quindi all’uso sconsiderato delle parole. Quando è in gioco la dignità umana non si può rimanere in disparte. Tutti dobbiamo impegnarci a riconsiderare mille volte i nostri pensieri e le nostre azioni per arginare fino ad estirpare l’idea stessa del razzismo”.