Manchester City, una cessione illustre sblocca l’arrivo di Bellingham

Manchester City Bellingham

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Il Manchester City continua a lavorare con grande attenzione alle mosse di mercato future, e tra queste spicca senza dubbio quella che porterebbe a Jude Bellingham. Il gioiello inglese è ormai da tempo ricercato dai più grandi club europei, ma negli ultimi mesi sono stati i Citizens a mostrare più convinzione per la sua acquisizione. Secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, il club inglese si sente ottimista circa il possibile arrivo del centrocampista classe 2001, e per agevolare il suo arrivo sarebbe pronta a sacrificare Ilkay Gundogan.

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Manchester City, si insiste per Bellingham: può partire Gundogan

Il centrocampista turco ha rappresentato una delle colonne portanti del centrocampo di Pep Guardiola, grazie alla sua vasta gamma di caratteristiche unite ad un’intelligenza tattica come poche. Il calciatore ha infatti alternato diversi ruoli nei suoi anni all’Etihad, fungendo spesso da jolly per sorprendere gli avversari o come tampone per assenze particolari in determinate zone del campo. Questo suo essere camaleontico ha portato diversi club ad interessarsi alla sua situazione, su tutti il Bayern Monaco, che lo vorrebbe per fornire al centrocampo un perenne faro di gioco. Al momento non ci sono discorsi avviati con nessuno, visto che il giocatore e la società sono concentrati sulla stagione, ma questa pausa mondiale potrà sicuramente permettere alle società di sedersi a tavolino ed iniziare a discutere.

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Caratteristiche diverse, intelligenza simile

Jude Bellingham è un calciatore che si sposerebbe benissimo sia con le idee di Pep Guardiola che con il calcio inglese, e per diversi motivi. Parliamo di un profilo fisicamente molto dotato e con una spiccata personalità, due fattori che risultano spesso decisivi nella feroce trincea della Premier League. Il ragazzo è inoltre molto portato per il calcio verticale, e si è sempre dimostrato un’inesauribile fonte di soluzioni negli ultimi 20 metri di campo, inventando spazi anche dove non ce ne sono. Il manager catalano lo attende, ed è probabile che non debba farlo ancora per molto.