Manchester United, tra crisi e rivoluzione: i nomi in bilico

Manchester United

(Photo by Stu Forster, Onefootball.com)

L’eliminazione dalla Champions League con il girone chiuso all’ultimo posto hanno certificato la crisi profonda che sta vivendo il Manchester United. Un club ricchissimo e che ha speso tantissimo nelle ultime sessioni di mercato, strapagando alcuni giocatori che hanno reso al di sotto delle aspettative. 

Il lato rosso di Manchester non sorride più da tempo. L’arrivo nella scorsa stagione di Erik ten Hag sembrava aver ridato speranza e controllo ai Red Devils, che dall’ormai lontano addio di dieci anni fa di Alex Ferguson sembravano aver trovato una stabilità tecnica e d’identità che si era perso da tempo.

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(Photo by Stu Forster, Onefootball.com)

Manchester United, una crisi grave tra errori di mercato, soldi spesi male e scelte sbagliate. Ennesima rivoluzione a gennaio?

E la passata stagione si può definire positiva con il Manchester United che è tornato in Champions League piazzandosi al terzo posto in Premier League e vincendo la Coppa di Lega Inglese, ritrovando un titolo che mancava dal 2017.

In estate il club ci è andato giù pesante con la campagna acquisti, spendendo un totale di quasi 200 milioni di euro per integrare in rosa giocatori come Rasmus Hojlund (75 milioni all’Atalanta), André Onana (50 milioni all’Inter), Mason Mount (64 milioni di euro al Chelsea), più il prestito oneroso di Sofyan Amrabat dalla Fiorentina per 9 milioni di euro.

Questi colpi vanno messi in aggiunta ad una rosa che già nell’annata precedente aveva fatto pazzie spendendo quasi 100 milioni per l’attaccante brasiliano Antony dall’Ajax, 70 per Casemiro dal Real Madrid, 57 per Lisandro Martinez ancora dall’Ajax e 15 per Malacia dal Feyenoord. Un totale di quasi 450 milioni  spesi in due anni di mercato e che hanno prodotto molto poco.

Attualmente il Manchester United non è mimimamente in lotta per la Premier League, con la squadra che al sesto posto a 27 punti a -10 dal Liverpool capolista e a-6 dal quarto posto che vale il piazzamento Champions. La squadra è fuori dalla Coppa di Lega essendo stata eliminata dal Newcastle agli ottavi di finale e soprattutto è uscita da ultima del gruppo nella fase a gironi di Champions League.

Un girone che a parte la corazzata Bayern Monaco presentava avversari sulla carta nettamente inferiori allo United come il Copenaghen e il Galatasaray. Eppure la squadra di ten Hag ha compiuto il suicidio sportivo perfetto, chiudendo il Gruppo A con soli 4 punti fatti in sei giornate, perdendo 4 volte e vincendo solo contro il Copenaghen ad Old Trafford.

Una squadra in vendita: Sancho, Varane, Casemiro, Van de Beek, Antony, Martial

Un disastro totale su tutta la linea che obbliga il Manchester United ha delle riflessioni e a delle scelte già nel mercato dei gennaio. I nuovi acquisti non sono in bilico solo per questioni di forza maggiore anche se i vari Onana e Hojlund stanno deludendo, ma altri potrebbero salutare.

L’inglese Jadon Sancho (arrivato a Manchester nell’estate 2021 per 85 milioni dal Dortmund) è fuori rosa da mesi per questioni disciplinari ma l’ingaggio elevato spaventa ogni possibile acquirente. Sul mercato anche Raphael Varane, difensore ex Real Madrid preso anche lui a peso d’oro dai Blancos nell’estate di due anni fa e che in Inghilterra ha intrapreso la fase calante della carriera.

Tante ombre e poche luci anche per un altro ex Merengues come Casemiro. Lo straordinario metronomo colonna portante dei recenti successi del Real non si è saputo ripetere in Premier League e per lui suonano le sirene della Saudi League.

Passo d’addio per lo sfortunatissimo Donny Van de Beek. La mezzala olandese pupillo di ten Hag ai tempi dell’Ajax, ha dovuto affrontare un terribile infortunio arrivato al Manchester United che ne ha di fatto compromesso l’avventura inglese e la possibilità di emergere. Il suo costo basso potrebbe facilitarne la cessione.

Da rifare il look anche per alcuni elementi offensivi. Il francese Anthony Martial è in scadenza di contratto nel 2024 e l’ex Monaco (arrivato nel 2016 dal Siviglia per 60 milioni con la stimmate mai confermata del talento generazionale) potrebbe rappresentare una buona occasione per la Serie A.

Deludente ma estremamente complicato da piazzare Antony. L’ala destra verdeoro classe 2000 è stata come detto pagata ben 95 milioni due estati fa dall’Ajax e nei due anni a Manchester ha prodotto solo 8 gol e 3 assist totali tra tutte le competizioni. Il suo valore è crollato quasi della metà e la sua deludente stagione attuale (0 gol e 0 assist) ne frenano qualunque appetibilità sul mercato.