Marchisio: “Benzema fu vicino. Niente Champions? Non me lo spiego”

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L’ex centrocampista della Juventus e della nazionale, Claudio Marchisio, durante un’intervista sul canale Youtube di Cronache di Spogliatoio, ha toccato tanti temi partendo dal legame fortissimo con la Juventus ai retroscena di mercato mentre era in bianconero.

L’amore con il bianconero, il quasi addio e l’inspiegabile mancanza della Champions

“Ci sono stati anni in cui potevo andare via, soprattutto i due anni del 7° posto, la Juve era in difficoltà e le squadre straniere mi cercavano. E sono stati anni pesanti. Io non avevo ancora vinto nulla, ma c’era gente come Nedved, Buffon, Del Piero che avevano vinto tutto e ad arrivare settimi avevano dei mal di pancia terribili. Non nascondo che il mio pensiero era vincere e per fortuna l’anno dopo abbiamo iniziato a farlo.

“Non so il perché nella Juve, in un ciclo così vincente, non sia mai arrivata almeno una Champions. Non me lo spiegherò mai. A livello statistico, nei grandi cicli nella storia italiana ed europea una Champions sarebbe arrivata. Provo tanto rammarico”.

Benzema sogno sfiorato. Buffon leader, Del Piero idolo e quella foto con Iniesta…

Benzema è stato molto vicino alla Juve nell’anno di Ferrara. Non fece bene al Real Madrid e c’era la possibilità di portarlo a Torino, ma non arrivò”. 

“Buffon – prosegue Marchisio – è uno che mi ha dato tantissimo, non è facile essere capitano ed esserlo da portiere. Aveva e ha una grande capacità: vede quando il gruppo comincia a non essere concentrato o a stare giù, allora chiama tutti e parla”. 

“Del Piero lo ascoltavo in tv quando ero bambino. Devi andare a prendere alcuni idoli e ascoltarli perché uno sportivo ha delle responsabilità dentro e fuori dal campo”.

“Una volta – racconta Marchisio – vidi Iniesta su una spiaggia e mia moglie mi disse di non andare a disturbarlo, dà noia anche a me essere disturbato mentre sono sul lettino. Ma la cosa bella è che fu lui a venire a chiedere di fare una foto e io gli dissi: No, ascolta, sono io che la voglio fare con te. Iniesta da centrocampista è il calcio“.

E sulla Juve di adesso…

“La Juve di questi anni ha una rosa molto più ampia rispetto ai primi, può cambiare molto. Resto dell’idea che bisogna avere una base fissa di partenza, su cui cambiare e lavorare. La Juve davanti ha giocatori fortissimi che si possono adattare e alcuni giovani che stanno crescendo bene, come McKennie e Chiesa. Dopo 9 anni che vince, un anno di passaggio ci sta. Non è una stagione fallimentare, la Juve è sempre lì. Dopo tutte queste vittorie e trofei, pensare a un anno senza nulla o con poco è ovvio che può sembrare più strano”.