Marchisio: “Maxi recuperi? meglio il tempo effettivo”

Marchisio

(Photo by MAURICE VAN STEEN/ANP/AFP via Getty Images)

Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus e della Nazionale ora opinionista al Mondiale in Qatar, ha parlato nel corso di “Radio Anch’Io Sport” su Rai Radio1. Marchisio ha parlato dei Mondiali in Qatar e delle controversie legate ai maxi recuperi. Queste le parole di Marchisio:

“È un Mondiale particolare. La mia attesa era bella alta perché questa competizione arriva straordinariamente a metà dei campionati. Mi aspettavo ritmi più alti e invece stiamo vedendo qualcosa di diverso, con il 50% dei primi tempi che si concludono 0-0”.

Quale centrocampista visto al Mondiale vorrebbe vedere in Italia?
“In questo momento abbiamo grande difficoltà economica per arrivare a giocatori come Gavi e Pedri che sono interessantissimi. Sono i due talenti che mi piacciono di più, insieme alla squadra della Spagna che è quella che mi sta piacendo di più. Mi piacerebbe vederli in Italia, chissà più avanti visto che sono giovanissimi”.

Il Mondiale di Richarlison e quello di Ronaldo?
“Parto da Ronaldo e dall’emozione durante l’inno: sa benissimo che è l’ultimo Mondiale in un momento particolare della carriera. Conosce l’importanza di questo Mondiale ed è molto concentrato. Come lo sono Mbappé e Neymar. Il Brasile può chiedere una mano a chiunque perché ha una rosa incredibile. Per il Brasile, la mancanza di Danilo è molto più importante di quella di Neymar che è più sostituibile visto il grande talento in rosa. L’assenza di Danilo potrebbe essere problematica se non dovesse riuscire a recuperare”.

Marchisio
(Photo by Michael Steele/Getty Images)

Cosa pensa dei tempi di recupero extralarge?
“C’è stata poca comunicazione perché nessuno sapeva cosa stava per accadere. È un esperimento e alla fine del Mondiale cercheremo di capire i dati. Io sono dell’idea che si debba andare più nella direzione del tempo effettivo rispetto ai recuperi extralarge”.

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(Photo by Julian Finney/Getty Images)

Qual è la squadra che mi ha entusiasmato di più?
“Mi ha sorpreso la capacità e la forza della Francia, capace anche di ribaltare un risultato di svantaggio con gioco e determinazione”.

La sorpresa?
“L’Argentina non è tra le favorite, mi piace veramente poco anche se gli episodi possono fare la differenza. Io credo che l’Uruguay possa essere la sorpresa. Hanno giocatori d’esperienza ma anche un centrocampo con Valverde e Bentancur che è in grande crescita”.

Perché le squadre africane non riescono ad imporsi?
“Una delusione è stata il Senegal che doveva essere la più importante tra le africane. Mi aspettavo molto di più da alcune squadre ma c’è da dire che la qualità cambia una squadra e perdendo Mané, anche per spessore, ha influito tantissimo nell’economia della squadra”.

Germania e Belgio in bilico, chi rischia di più?
“Il Belgio rischia di più. Sono in una crisi mistica. De Bruyne ha fatto dichiarazioni molto pessimiste prima del Mondiale che denota poco feeling nel gruppo che si traduce anche in campo con le prestazioni. Hazard è un bel periodo che non riesce a tornare quello di un tempo, Lukaku che non ritrova la forma. Mertens invece ha rivitalizzato la squadra”.