Matteo Darmian, da colpo last minute a titolare

(Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Nelle ultime due uscite dell’Inter, contro Borussia Monchengladbach e Genoa, i migliori in campo sono stati in entrambe le occasioni due giocatori. Uno è Romelu Lukaku, l’uomo in più dei nerazzurri e l’altro è stato, sorprendentemente, Matteo Darmian.

L’esterno cresciuto nelle giovanili del Milan, d’altronde, è arrivato come colpo last-minute per via di un accordo fatto l’anno prima con il Parma. Un accordo a cui l’Inter, tuttavia, sembrava non voler tenere nemmeno fede. Come detto poc’anzi, infatti, la società nerazzurra ha aspettato gli ultimissimi giorni per formalizzare il suo passaggio.

Un acquisto, dunque, last-minute e quasi non voluto che, per di più, partiva dietro a Hakimi, Perisic e Ashley Young nelle gerarchie degli esterni. L’assenza dell’inglese causa COVID e quella dell’ex Borussia Dortmund a poche ore dal match di Champions l’hanno, però, portato a giocare da titolare nell’esordio stagionale dell’Inter nella massima competizione europea.

Una partita, come detto all’inizio, in cui è risultato uno dei migliori in campo grazie a una prestazione condita da chiusure difensive e, soprattutto, inserimenti e cross precisi. Una prova che gli ha fatto ottenere la seconda maglia da titolare contro il Genoa e l’ha catapultato tra le prime scelte.

Indicativo in questo senso il cambio effettuato ieri da Conte che, con la partita bloccata sullo 0 a 0, ha deciso di inserire Hakimi. A lasciargli il posto, però, non è stato Darmian, bensì Perisic con l’ex Manchester United che, anzi, si è spostato sull’out di sinistra.

Una fascia, quella mancina, che, nelle intenzioni della società, sarebbe dovuta essere di uno fra Marcos Alonso ed Emerson Palmieri e che, ora, invece, vista l’assenza di Ashley Young e le prestazioni di Perisic, potrebbe essere appannaggio del colpo last minute (e non voluto), Matteo Darmian.