Matthijs de Ligt, dall’inizio horror a faro della difesa juventina

L’inizio dell’avventura italiana di Matthijs de Ligt alla Juventus non è stato di quelli che si ricordano con gioia e sorrisi. Tre rigori causati, prestazioni insicure, fuori posizione in molti casi. Ma il giovane “esperto” olandese non si è fatto abbattere dalle critiche, a volte pesantissime, e con il tempo ha conquistato autorità nel reparto diventandone guida.

D’altra parte il nazionale olandese, pur avendo solo 21 anni, ha una carriera di prim’ordine. Già capitano dell’Ajax, con i lancieri ha vinto un campionato, una Coppa dei Paesi Bassi, raggiungendo una finale di Europa League ed una semifinale di Champions League. Esordisce con la maglia dell’Olanda a 17 anni e 7 mesi e dal 2018 è titolare indiscusso. Un curriculum sensazionale per un difensore così giovane che non poteva essere distrutto in un solo anno di Serie A.

La scorsa stagione si è conclusa in grande crescita con 4 gol e grande leadership conquistata in un reparto in cui, al contrario, Bonucci ha mostrato qualche errore di troppo. Nelle ultime partite i problemi alla spalla, che l’hanno colpito durante l’anno, si sono accentuati, ma de Ligt ha saputo stringere i denti anche in Champions League. Dopo l’operazione subita ad agosto starà fuori fino a novembre, ma nonostante il ritorno di Chiellini, difficilmente perderà il posto di titolare.

L’anno scorso è stato pagato molto al fantacalcio e per la prima parte di stagione è stato un incubo per i fantallenatori. Quest’anno probabilmente il suo prezzo potrebbe calare, ma è assolutamente consigliato. Ha grande abilità nel gioco aereo, ma anche nell’impostazione e nel tiro con entrambi i piedi. Una stagione di Serie A conterà molto e, oltre alle prestazioni, potrebbero esserci effetti positivi anche sottoforma di bonus. Pirlo dovrebbe proporre una difesa a 3 che de Ligt conosce bene e che potrebbe esaltare le sue doti da regista arretrato. Sarà uno dei migliori difensori del campionato, chi lo acquista sarà in mani sicure.