Milan-Atletico M.: come sta la squadra di Simeone

Atletico Madrid

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L’Atletico Madrid è il prossimo avversario del Milan in Champions League, nella partita in programma stasera alle 21:00 a San Siro, valida per la seconda giornata della fase a gironi del Gruppo B.

I Campioni di Spagna in carica non arrivano benissimo alla sfida di Milano. Nell’ultima giornata di Liga, i Colchoneros sono stati infatti sconfitti per 1-0 dall’Alaves penultimo in classifica, e che prima di questa vittoria si trovava ancora a 0 punti.

La prima e brutta battuta d’arresto stagionale per gli uomini di Simeone, che ora in Liga sono al 4°posto a 14 punti, a -3 dal Real Madrid primo. Lo score recita 9 gol fatti e 6 gol subiti in 7 giornate.

Nemmeno in Champions la partenza è stata delle migliori. Nella prima giornata del girone, l’Atletico è stato bloccato sullo 0-0 dal Porto in casa. La sfida di stasera di San Siro assume anche per gli spagnoli contorni già importanti, per non avere il rischio di arrivare alla doppia sfida contro il Liverpool (3° e 4° giornata del girone) con 1 solo punto.

In ogni caso il Milan si ritroverà di fronte una squadra più esperta,matura e furba e sicuramente superiore in certe individualità in campo. La solidità difensiva degli spagnoli, marchio di fabbrica di Simeone sembra in parte aver perso qualche certezza. Delle 8 gare stagionali giocate finora (7 di Liga, 1 di Champions), l’Atletico ha tenuto la porta inviolata solo 3 volte, e solo in una di queste ha poi vinto la partita. 1-0 all’Elche nella seconda giornata di campionato.

Comunque i valori difensivi restano alti nei singoli con un reparto che comprende Hermoso, Felipe, Savic e Gimenez. Oltre che la copertura in porta di un top come Oblak. Già nella seconda parte della scorsa stagione (coronata poi col titolo), Simeone ha abbandonato il rodato 4-4-2 per impostare un nuovo 3-1-4-2, per dare più slancio offensivo alla sua squadra.

I risultati sono stati buoni per qualità di gioco, ma forse ne ha risentito un po’ di compattezza ed equlibrio di squadra.

Il centrocampo ha perso Saul (in prestito al Chelsea), ma ha guadagnato dal mercato estivo Rodrigo de Paul, che ancora deve trovare il suo vestito tattico ideale nell’11 del Cholo ma che può contare anche sull’esperienza di Koke, su un Kondogbia che pare aver trovato una sua dimensione, sul talento di Marcos Llorente e su un gregario come Hector Herrera.

Capitolo esterni: non ci sono campioni, a parte il solo Lemar che alza il livello (e che non ci sarà col Milan per infortunio), ma giocatori da sistema e comunque pericolosi come Renan Lodi e Carrasco a sinistra e Trippier e Vrsaljko a destra, tutti capaci unire tecnica e capacità di copertura.

Certamente in attacco la piena di fenomeni e il reparto più pericoloso. Pericolo numero uno è Luis Suarez, ancora uno de 9 più temibili d’Europa. é tornato Griezmann, che all’Atletico ha sempre dato il suo meglio e il talentino Joao Felix che ancora deve mostrarsi appieno. Da citare il neo acquisto Cunha e il Jolly offensivo di Simeone, Angel Correa, un mix di seconda punta e trequartista a cui il Milan dovrà fare attenzione.