Milan Campione d’Italia: gli uomini Scudetto

Milan Campione d'Italia

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Il Milan è per la 19ª volta Campione d’Italia. Dopo l’ultima partita lo può gridare forte, lo può gridare al mondo, dopo ben 11 anni di astinenza. La cavalcata è stata spettacolare, fatta di tanti momenti esaltanti, ed anche altrettanti difficili, ma sempre superati con la giusta testa. Nella rosa del rossonera sono stati tutti importanti, dal primo all’ultimo giocatore, compreso tutto lo staff. C’è chi, però, ha stupito più di altri, ed ha trascinato il Diavolo alla tanto bramata vittoria finale. Ecco chi sono i maggiori protagonisti del Milan Campione d’Italia.

Milan Campione d'Italia
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Milan Campione d’Italia, i protagonisti

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MIKE MAIGNAN

Si parte dal portiere, o meglio, dalla saracinesca. Mike Maignan è stata una delle più belle rivelazioni di questo Milan che è diventato Campione d’Italia. Gianluigi Donnarumma è stato velocemente dimenticato grazie alle parate da vero gatto del francese. L’impatto in Serie A è stato rapido ed efficace. Parate decisive e sempre agili, difficilmente si è trovato in difficoltà. Maignan è stato probabilmente anche il miglior portiere di questa stagione in Serie A. Lo Scudetto è al sicuro tra i suoi guantoni.

Milan Campione d'Italia
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

PIERRE KALULU

Se Maignan è stata una delle più belle rivelazioni di questo Milan, Pierre Kalulu è stata la più grande rivelazione. Chi lo avrebbe mai detto che il “piccolo francesino”, arrivato dal Lione per soli 480mila euro, sotto l’incertezza di tutti, avrebbe preso in mano la difesa con così tanta qualità. Jolly totale per questo Milan; ha iniziato la stagione come terzino, ed ha concluso come centrale…e che difensore! Pierre è stato capace di sopperire alla grande mancanza di un colosso come Kjaer, anzi, non ne ha fatto proprio sentire la mancanza. La coppia Kalulu-Tomori è stata capace di collezionare ben 6 clean sheet di fila, mica cosa da poco.

Tonali
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

SANDRO TONALI

La crescita di Sandro Tonali in questa stagione è stata esponenziale. Il classe 2000 può essere considerato l’essenza di questo trionfo. Il volto della fatica, del sacrificio, ma anche della qualità e quantità. Il giovane centrocampista ha saputo prendere in mano le redini del centrocampo, riuscendo a coordinare difesa ed attacco con grande intensità ed ordine. La maturazione di Tonali ha regalato al Milan un top player in mezzo al campo, ed anche lui ha deciso lo Scudetto di questo Milan. La reta al 92′ contro la Lazio e la doppietta decisiva con il Verona ne sono la prova finale. Cuore milanista.

Leao
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RAFAEL LEAO

Il top player della stagione del Milan Campione d’Italia. Uno dei giocatori chiave della stagione rossonera è stato senza ombra di dubbio Rafael Leao. I suoi strappi in velocità, il suo strapotere fisico ed i suoi gol hanno annientato buona parte degli avversari che si sono messi in mezzo al cammino del Milan. La stagione del craque portoghese è stata quasi impeccabile e le sue reti sono state pesantissime. Su questo Scudetto rossonero c’è molto di Rafael Leao, che in questa stagione è cresciuto in maniera esponenziale, partita dopo partita. La doppia cifra di gol in Serie A raggiunta ne è la palese conferma. Simbolo.

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OLIVIER GIROUD

Serviva un uomo di carattere e con esperienza in questo “giovane e pazzo Milan” per compiere questa meravigliosa impresa. Olivier Giroud ha messo al servizio della squadra la sua carriera europea ed il suo carisma, oltre che i gol pesantissimi segnati, per vincere lo Scudetto. In assenza di Ibrahimovic, il francese non si è fatto trovare impreparato. Le reti segnate da Giroud sono state decisive. Basti pensare al gol che ha ribaltato il derby contro l’Inter (ed il campionato) e quello contro il Napoli. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Ecco, Giroud è un duro, e lo ha dimostrato. Esperienza.

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ZLATAN IBRAHIMOVIC

Non sempre c’è stato sul campo, ma mentalmente e nello spogliatoio, Zlatan Ibrahimovic non è mai mancato. Alla bellezza di 40 anni è anche normale non avere più la tenuta fisica di un ragazzino, ma nella ventina di partite disputate, difficilmente ha deluso. Lo svedese è comunque arrivato vicino alla doppia cifra di gol ed il suo apporto alla squadra non è mai cambiato. I tanti giovani presenti in questo Milan Campione d’Italia sono stati plasmati anche da lui. Un pezzo di Scudetto, l’ennesimo, è anche suo. Uomo spogliatoio.