Milan, ora compattezza per la Champions contro un calendario ostico

Milan

(Photo by Nicolo Campo / BILDBYRAN/ via Imago Images)

Dopo due ko consecutivi – tra Sassuolo e Lazioil Milan batte un colpo sconfiggendo il Benevento 2-0 e rimettendosi in carreggiata per la qualificazione alla prossima Champions League. Il pareggio di Napoli e Atalanta ha permesso ai rossoneri di recuperare punti e, ora, saranno quattro sfide di fuoco per il ritorno sul grande palcoscenico europeo. Il Milan riprende fiducia e, il calendario delle prossime ultime quattro sfide, impongono alla squadra di Stefano Pioli un’assoluta concentrazione. La classifica dice Atalanta, Juventus e Milan a 69 punti. Segue il Napoli a 67, poi la Lazio a 64 con una partita da recuperare.

Delle pretendenti Champions, certamente il Milan è quella con il calendario maggiormente ostico. Domenica sera, Stefano Pioli e i suoi, scenderanno in campo all’Allianz Stadium contro la Juventus in una sfida che si profila decisiva per il destino di entrambe. Dopo i bianconeri, vi saranno le due delicate sfide contro due squadre in piena lotta salvezza: Torino e Cagliari. Chiude il tour de force un l’altro scontro diretto con l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Una situazione che è diventata delicata, certamente, a causa del brusco calo di prestazioni dei rossoneri nella seconda parte di stagione.

Contro il Benevento si è rivista brillantezza, acuita dal ritrovato carisma in campo del leader naturale Zlatan Ibrahimovic. Al successo contro l’ex amico Pippo Inzaghi, tuttavia, si sono contrapposti i malumori creati dal ‘faccia a faccia’ tra Gianluigi Donnarumma ed una delegazione dei tifosi rossoneri. Il direttore tecnico Paolo Maldini ha voluto subito chiudere la questione, rimandando a fine anno ogni discorso ed aggiornamento relativo al rinnovo di contratto. Il Milan si è messo in una situazione molto delicata, rischiando di non andare in Champions dopo aver guidato la Serie A per 21 giornate. È il momento della coesione e dell’orgoglio, per raggiungere un grande ritorno che l’ambiente Milan attende da 7 anni. A fine anno, si deciderà il destino dei giocatori in scadenza. Non solo Donnarumma ma anche Calhanoglu.