Milan, Scaroni: “Scudetto? Il nostro budget è da 4° posto”

Scaroni Milan

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

A due giorni di distanza dal deludente pareggio a reti inviolate ottenuto contro il Bologna, il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di “Tutti convocati” su Radio 24. Il dirigente rossonero si è soffermato soprattutto sulla questione relativa al nuovo stadio, rispondendo così a chi gli ricorda che sono passati già 1000 giorni dall’avvio del progetto: “Mi aspettavo che fossimo più veloci, soprattutto essendo a Milano. Il progetto stadio è per tutti, tifosi e non. Mi aspettavo tempi più rapidi, purtroppo sappiamo che in Italia la burocrazia non facilita spesso le cose”.

Le parole di Paolo Scaroni sul nuovo stadio del Milan

L’unità di intenti di Milan e Inter è fondamentale per la progettualità dello stadio, e la conferma arriva dallo stesso numero uno rossonero: “Milan e Inter hanno la stessa visione perchè hanno le stesse ambizioni, in primis avere un ruolo di primo piano nel calcio europeo. Lo stadio è un ingrediente fondamentale, se non il più importante, per avere successo. E’ incredibile che una città come Milano non abbiamo uno stadio all’avanguardia come succede nelle altre città europee. Capisco i nostalgici, ma Milano deve essere una città all’avanguardia”.

Sulla scadenza: “Quello che secondo me è mancato è che questo progetto è rimasto il progetto di Milan e Inter e non del Comune di Milano. Resta ancora qualcosa solo per i due club e invece non è così, è un progetto per Milano. Una delle ragioni per cui guardiamo fuori Milano è perchè sposeremo il progetto con i tempi di realizzazioni più brevi, abbiamo urgenza di avere un nuovo stadio. Voglio ricordare che San Siro è iconico perchè ci hanno giocato Milan e Inter. Se lo stadio è famoso nel mondo è grazie ai due club. Se le due squadre andranno a giocare da un’altra parte, quel luogo diventerà famoso grazie a Milan e Inter”.

Scaroni
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Sul mercato e sui calciatori che vanno via a scadenza di contratto: “Il calcio è cambiato, perché la sostenibilità economica è una necessità per tutti. Se il giocatore fa richieste insostenibili, siamo disposti anche a perderlo a zero”.

Sull’aspetto economico della società rossonera: “Devo fare i complimenti a Gazidis e a Maldini che stanno ottenendo grandi risultati sportivi riuscendo comunque a tenere a posto i conti. Pioli è stato grandissimo in questi due anni e lo sarà ancora per molto tempo”.

Sulla lotta scudetto: “Quando mi fanno questa domanda, rispondo da uomo di azienda: noi nel budget abbiamo messo di arrivare quarti, quindi tutto quello che verrà in più sarà assolutamente meraviglioso”.