Milan, svolta sul rinnovo di Bennacer: l’algerino passa ad Enzo Raiola

rinnovo Bennacer

(Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

Il Milan è da tempo al lavoro per quanto riguarda il rinnovo di Ismael Bennacer. Il centrocampista algerino, vero e proprio perno della squadra di Pioli, è in scadenza a giugno del 2024 e da mesi sono in corso trattative per l’estensione dell’accordo fino al 30 giugno del 2027. Nelle ultime settimane l’intesa sembra essere stata finalmente trovata sulla base di 4 milioni di euro netti a stagione più bonus, col calciatore che dovrebbe apporre la propria firma entro la fine dell’anno. Tuttavia la notizia riportata da calciomercato.com ha del clamoroso. L’ex Empoli infatti avrebbe deciso di mollare il suo precedente agente, Sissoko, già da un mese e mezzo (tanto che i dialoghi con Maldini sono andati avanti in prima persona) passando ora nella scuderia Raiola e in particolare sotto la gestione Enzo, cugino dello scomparso Mino, e dell’avvocato Pimenta.

Milan, Bennacer passa alla scuderia Raiola: cosa cambia per il rinnovo?

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

La scossa improvvisa potrebbe ora cambiare le carte in tavola per il rinnovo che come detto sembrava ormai già impostato. Raiola potrebbe sfruttare i numerosi interessamenti dalla Premier League (Arsenal su tutti) per giocare al rialzo e complicare i piani del club rossonero proprio come successo con Gianluigi Donnarumma, poi passato al PSG a parametro zero. La fiducia resta comunque alta ma non possono essere esclusi ulteriori colpi di scena. Bennacer sta benissimo al Milan e i segnali vanno tutti verso una prosecuzione del rapporto ma i prossimi passaggi e le prossime settimane saranno decisive in tal senso.

Bennacer, Maldini chiaro: senza rinnovo cessione a giugno 2023

Maldini
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Dal canto suo Paolo Maldini, nei dialoghi col centrocampista algerino, è stato fin troppo chiaro: senza rinnovo la cessione in estate è praticamente certa per evitare nuovi addii a parametro zero come quelli di Donnarumma, Kessié, Romagnoli e Calhanoglu.