Moise Kean, la crescita continua: Pochettino lo “forma”, Mancini lo aspetta

Ligue 1 PSG

(Photo by ALAIN JOCARD/AFP via Getty Images)

Non ha alcuna intenzione di fermarsi Moise Kean. Il cambio di guida, da Tuchel a Pochettino, ha portato ad un nuovo rilancio di Mauro Icardi che, in tre partite con il nuovo tecnico, ha segnato due reti. Nessun crollo, né sofferenza da competizione per il 2000 ex Juve che, nonostante la concorrenza, continua a segnare. Gol contro il Saint-Etienne, così come contro il Brest.  Sono già 11 in stagione, in 19 presenze divise tra campionato, Champions League e i pochi minuti nella Supercoppa di Francia di ieri sera. La staffetta con Icardi non sembra turbarlo, anzi. Kean, oltre al talento mai celato, sta mostrando una crescita caratteriale che, in passato, era stato uno dei suoi limiti, seppur comprensibile data la giovane età.

Maurizio Pochettino, prima della gara col Brest era stato chiaro: “La concorrenza tra Kean e Icardi farà bene ad entrambi”. Almeno, per ora, sembra che l’allenatore ex Tottenham abbia azzeccato in pieno le sue mosse. Si ricorda, tuttavia, che Kean è di proprietà dell’Everton. Le indiscrezioni parlano di un Ancelotti che lo rivorrebbe subito a Liverpool. In tal senso, Pochettino ha preso tempo senza dare conferme in merito. La società parigina aveva accelerato, settimane addietro, i negoziati per il riscatto. Sotto la Tour Eiffel, sanno di avere tra le mani un potenziale campione che, con gli stimoli giusti, può ambire a vette importanti.

Il neo allenatore del Psg non vuole perdere Kean. Il percorso di crescita, verosimilmente, è solo alle fasi iniziali. Se Pochettino sta “formando” Moise Kean, Roberto Mancini lo sta aspettando ardentemente. Il CT della Nazionale, inevitabilmente, sogna di avere un Kean 2.0, pronto ad essere decisivo all’Europeo che si terrà in estate. Magari in coppia con Zaniolo. Dall’esclusione disciplinare nell’Under-21 di Di Biagio, alla consacrazione come gioielli della Nazionale maggiore. Il futuro di Kean è tutto da scrivere, con la squadra parigina, e con la maglia dell’Italia. Tutto è nelle mani del giovane attaccante di Vercelli, o meglio, nei suoi piedi.