Monza, Stroppa: “Serie A un altro sport, dobbiamo essere competitivi”

Monza Stroppa

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Il tecnico del Monza, Giovanni Stroppa, è intervenuto in esclusiva a Tuttomercatoweb, dove ha parlato della promozione appena conquistata e delle difficoltà che presenterà la Serie A. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Monza, le parole di Stroppa a Tuttomercatoweb

Cosa cambia fra Serie A e Serie B
“Sotto l’aspetto della gestione del gruppo non c’è diversità. Io vorrei sempre giocatori bravi, ma qualche mese fa ho fatto la Serie A col Crotone. E’ un altro sport la Serie A. Bisogna essere competitivi, al di là degli investimenti. E’ difficile, è l’anno zero per noi, non siamo mai stati in A e sarà difficile affrontare questa nuova categoria, ma ci sono tutte le premesse per fare un ottimo percorso”.

Questo Monza ha giocatori pronti per la Serie A?
“E’ un luogo comune dire che i giovani non ci sono. Se sono bravi, giocano sempre. Io ne ho di validi e ne ho incrociati di validi nel campionato. Se giocano, diventano forti. Quando si dice che manca il coraggio è forse perché la qualità non è ancora pronta per essere messa in vetrina. Seguo anche tutte le altre Under, dalla 17 alla 20 ci sono giocatori importanti. Gnonto dimostra che la qualità dei nostri giovani è importante”.

Su Galliani
“Molto determinato, forse ancora più qui che al Milan. E’ nato a Monza, è cresciuto qui, quindi questo obiettivo se lo sentiva proprio addosso. Chi più di lui ha sentito questo successo? Credo nessuno”.

Come giocherà il Monza in Serie A?
“A me piace giocare a viso aperto, poi dipende dalle partite. E’ l’avversario che ti dà la possibilità di fare certe cose. Io voglio continuare così, fortunatamente sono riuscito a conseguire risultati con questa idea ed è difficile abbandonarla”.

Sulla sinergia tra Galliani e Berlusconi
“Hanno una capacità di curare i particolari, mettono nelle condizioni di rendere al meglio tutti quanti. La bellezza è che c’è un quotidiano che è impagabile. C’è un confronto di idee che non è da tutti”.