Mourinho, la crisi del miglior allenatore del XXI secolo

Mourinho

(Photo by CLIVE BRUNSKILL/POOL/AFP via Getty Images)

Vetta della classifica intorno alla fine del 2020. Un gioco concreto e risoluto e tante ambizioni, poi il calo. Si può sintetizzare così il momento del Tottenham di José Mourinho. Domenica pomeriggio, malauguratamente, è arrivata la terza sconfitta nelle ultime quattro partite giocate dagli Spurs. Contro il West Ham, Antonio e Lingaard hanno condannato lo Special One. In campionato, al momento, il Tottenham è scivolato addirittura al nono posto e, oltre alla vetta e alla Champions, anche il piazzamento Europa League rischia di diventare una corsa proibitiva. Infatti, il Mago di Setubal paga 23 punti di distacco dal Manchester City di Pep Guardiola, 9 proprio dal West Ham in quarta posizione.

La zona Europa League è ancora raggiungibile, con 4 punti di distanza dal Liverpool ma, il recente stato di forma del club di Seven Sisters, crea pessimismo nell’ambiente Tottenham. All’inizio della stagione, verosimilmente, sembrava che Mourinho avesse trovato la chiave di volta per un rilancio tecnico della squadra, poi un calo inatteso e repentino. Già 8 sconfitte in campionato. Delle prime dieci della Premier League, solo i ‘cugini’ dell’Arsenal hanno segnato meno del Tottenham: 31 gol contro i 37 degli Spurs. In FA Cup Mourinho è stato eliminato nel mirabolante 5-4 contro l’Everton di Ancelotti. L’unica strada percorribile per il successo, come accaduto ai tempi del Manchester United, può essere l’Europa League. Giovedì il Tottenham giocherà il ritorno contro il Wolfsberger, forte del 4-1 in trasferta dell’andata. Mourinho può tentare la cavalcata europea. Uno spunto per superare la crisi del miglior manager del XXI secolo, secondo l’IFFHS.