Napoli Campione, la storia dei protagonisti: da Meret a Kim

Il Napoli è Campione e ha finalmente coronato il suo sogno più atteso e voluto e dopo 33 anni dall’ultima volta ed ha vinto il terzo Scudetto della sua storia dopo quelli ottenuti nel 1987 e nel 1990 ai tempi di Maradona.

Napoli Campione, una difesa bunker: i protagonisti di un reparto che ha blindato lo Scudetto

Una cavalcata incredibile in Serie A e chiusa ieri con il decisivo pareggio contro l’Udinese alla Dacia Arena, con Victor Osimhen che nella ripresa ha risposto alla rete iniziale di Lovric e consegnato il punto che serviva alla squadra di Spalletti, che ora è a 80 punti a +16 sulla Lazio seconda e quindi imprendibile a cinque giornate dalla fine.

Una squadra che al momento alla fine della 34ª giornata di campionato può contare sul miglior attacco del torneo (69 gol fatti) e la miglior difesa (23 gol subiti). Un dato quello del reparto arretrato non scontato ad inizio anno visto il pesante addio di una colonna come Kalidou Koulibaly. Di seguito i protagonisti della difesa del Napoli dello Scudetto.

Napoli Campione
(Photo by Marco Luzzani, Onefootball.com)

ALEX MERET, ruolo: portiere

Classe 1997 Alex Meret si è preso la sua rivincita personale dopo troppe stagioni da riserva. Cresciuto nelle giovanili dell’Udinese, viene ceduto dai friulani nell’estate 2016 alla SPAL in prestito biennale. Una stagione in Serie B da titolare con gli estensi e una da gregario l’anno dopo in massima serie alle spalle di Gomis. Torna all’Udinese e passa a al Napoli nell’estate 2018. Meret si deve alternare con Ospina e la sua prima annata azzurra conta solo 14 presenze totali in campionato.

Non va meglio nell’anno successivo, quando è ancora vivo il dualismo con il colombiano ma da titolare riesce a vincere la Coppa Italia 2020. Nella stagione 2020/2021 le presenze in Serie A sono 22, ma per il terzo anno di fila la concorrenza con Ospina non dà continuità al portiere. Nemmeno l’arrivo di Spalletti cambia le cose. Il titolare 2021/2022 resta Ospina, con Meret che raccoglie solo 7 presenze in campionato. La svolta arriva quest’anno. Ospina se ne va e Alex può finalmente prendersi la porta del Napoli da titolare e lo Scudetto.

Napoli Campione
(Photo by FILIPPO MONTEFORTE, Onefootball.com)

MIN-JAE KIM, ruolo: difensore centrale 

Una carriera iniziata nel 2007 con esperienze in patria in Corea del Sud, Kim lascia la terra natia nel gennaio 2019 dove gioca per due anni e mezzo al BJ Guoan in Cina. Poi nell’agosto 2021 l’approdo nel calcio europeo: in lui ci crede il Fenerbahce che lo preleva per circa 3 milioni. In Turchia Kim si impone come uno dei migliori talenti difensivi. Una sola stagione ma da protagonista con 40 presenze totali in tutte le competizioni.

Tanto basta per  il Napoli per identificarlo come sostituto ideale di Koulibaly, ceduto al Chelsea. I partenopei spendono 18 milioni e si portano a casa un centrale moderno, fisico e velocissimo. La sua capacità nelle letture difensive e la visione contemporanea del ruolo saranno una delle chiavi dello Scudetto.

Napoli Campione
(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

AMIR RRAHMANI, ruolo: difensore centrale 

Classe 1994 nato nell aex Jugoslavia e di nazionalità kosovara. I primi passi importanti della carriera sono in Croazia tra RNK Spalato, NK Lokomotiva e Dinamo Zagabria. Da questi ultimi lo preleva l’Hellas Verona nell’estate 2019. Sotto la guida di Juric diventa una colonna della difesa degli scaligeri e già dal gennaio successivo il Napoli lo acquista per 14 milioni lasciandolo in prestito finoa fine stagione.

In Azzurro inizia da gregario come riserva della coppia Koulibaly e Manolas e trovando 16 presenze in campionato. L’addio del greco nella stagione successiva, apre a Rrahmani le porte della titolarità assieme a Spalletti. 33 presenze e 4 gol nel 2021/2022 e un profilo che si dimostra affidabile e arcigno. Poi la consacrazione quest’anno: sorta di scudiero di Kim, magari meno appariscente ma ugualmente importante nel costruire e reggere il muro Azzurro verso lo Scudetto.

Napoli Campione
(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

MARIO RUI, ruolo: terzino sinistro

Uno de profili più esperti della rosa del Napoli. La sua carriera inizia tra Portogallo e Spagna, vestendo le maglie prestigiose delle giovanili di Sporting Lisbona, Valencia e Benfica. Le Aquile però credono poco in lui e nell’estate 2010 iniziano una girandola di prestiti tra Fatima e Parma, con i ducali che lo portano con sè nell’agosto 2011. Anche il Parma lo gira in prestito rispettivamente a Gubbio, Spezia ed Empoli. Mario Rui trova finalmente casa ai toscani nella stagione 2014/2015.

Il biennio ad Empoli sotto la guida di Sarri prima e Giampoalo portano Rui a imporsi come un terzino tecnico e che sopperisce alla classe ad un fisico non imponente. Nel suo anno d’esordio in A mette a referto 3 assist in 34 presenze. Ancora una stagione e poi il passaggio alla Roma nella stagione 2016/2017. Esperienza sfortunata quella giallorossa, con il giocatore che si rompe il legamento crociato da luglio 2016 a noembre 2016.

La Roma lo cede l’anno dopo al Napoli, dove ritrova l’ex mentore Sarri. Mario Rui è uno dei protagonisti di quella squadra che sfiora lo Scudetto con 91 punti. Si alterna tra titolarità e riserva di lusso nei tre anni successivi con Ancelotti e Gattuso. 2021/2022 e Spalletti gli dà fiducia. 34 presenze in campionato e nuovo ruolo di regista difensivo. Rui premia con 6 assist nel torneo e una crescita esponenziale che darà i suoi frutti quest’anno con 7  assist, che ne fanno il miglior difensore assist-man del torneo.

Napoli Campione
(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

MATHIAS OLIVERA, ruolo: terzino sinistro 

Il classe 1997 di Montevideo inizia e cresce nel Nacional in Uruguay, prima di approdare nel calcio europeo al Getafe in Spagna. Un anno di prestito all’Albacete nel 2018/2019 e poi un percorso in ascesa che lo portano a diventare un prospetto da seguire per fisico e velocità. In Spagna totalizza 101 presenze in Liga con 1 gol e 6 assist.

Il Napoli ci crede e per 16 milioni di euro vede in lui il perfetto vice Mario Rui. Meno tecnico ma più rapido e fisico del portoghese, Olivera è stato un gregario importante dello Scudetto (26 presenze con 2 gol e 2 assist), arrivando vicino a firmare anche il gol che lo sarebbe valso (il momentaneo 1-1 contro la Salernitana).

Napoli Campione
(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

GIOVANNI DI LORENZO, ruolo: terzino destro

Giovanni, il capitano silenzioso. Dopo l’addio di Insigne il ragazzo di Castelnuovo di Garfagnana (provincia di Lucca) si è preso l’onere e l’onore di indossare la fascia della squadra. Forse non si sarebbe immaginato che a distanza di un anno sarebbe stato lui ad alzare lo Scudetto dopo i regni di Maradona. Ma è un giusto premio ad un giocatore operaio e cresciuto tantissimo negli anni. Lucchese, Reggina, Cuneo, Reggio Calabria e Matera le tappe tra Serie B e Serie C, di un percorso che ha la sua svolta nell’estate 2017 quando l’Empoli crede in lui per poco più di 600.000 euro.

Un terzino solido difensivamente ma anche ottimo ad attaccare, il primo anno in cadetteria frutta 1 gol e 7 assist e poi l’esordio in Serie A lo consacra. Sotto la guida di Andreazzoli, Di Lorenzo mette a referto 5 gol e 3 assist nel campionato 2018/2019, tanto basta al Napoli per spendere poco meno di 10 milioni e portarlo in Azzurro. Come detto solido, professionista e difensore attento ma che nell’esperienza partenopea diventa anche un terzino moderno nell’attaccare.

3 gol e 4 assist al primo anno, 3 gol e 7 assist nel 2020/2021 e 1 gol e 5 assist nella scorsa stagione. Il capitano silenzioso, uno dei veri inamovibili di Spalletti che ha confezionato 33 presenze con 2 gol e 4 assist e che il 4 giugno avrà qualcosa in comune con Diego.