Napoli, Raspadori: “Avevo un unico sogno: venire qui”

Napoli, Raspadori: “Avevo un unico sogno: venire qui”

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Giacomo Raspadori, nuovo attaccante del Napoli, si è presentato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.

Napoli, le parole di Raspadori in conferenza stampa

Raspadori Napoli
(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Sulla volontà di vestire la maglia del Napoli
“Da parte mia c’è stata grande voglia di indossare questa maglia, pensavo fosse il momento giusto per dare seguito alla mia ambizione e alla mia voglia di crescere e migliorare. Napoli era quello che volevo, quello che sentivo dentro di me. Mi hanno voluto tanto e questo mi ha spinto ulteriormente a venire qui”.

La posizione preferita in campo?
“Sicuramente stare nelle zone centrali è dove mi trovo meglio, sono arrivato con tanta voglia di fare e sicuramente ringrazio la società, il mister e l’allenatore per la possibilità. Mi metterò in gioco e mifaròp trovare pronto quando ci sarà bisogno. Le scelte spetteranno al mister e si farà ciò che è il meglio per la squadra”.

Hai avuto modo di sentire il CT Mancini?
“Per la scelta presa non mi sono confrontato con lui ma nei mesi precedenti qualche consiglio me l’ha dato sul mio percorso e arrivare in una squadra così e giocare partite di livello era l’obiettivo”.

Sulla possibilità di giocare in Champions League
“Giocare la Champions League è da brividi con il Napoli, penso sia il sogno da bambino di chi come me è molto ambizioso”.

Come vive il paragone con Paolo Rossi?
“Sono molto giovane e ho tanto lavoro da fare, è esagerato il paragone con Paolo Rossi. Mi trovo a mio agio tra le linee o da prima punta, nelle zone centrali. Sono un giocatore duttile che riesce ad interpretare un po’ tutti i ruoli, questo può essere un vantaggio quando giochi a questi livelli così alti. Sono a disposizione e molto felice di essere arrivato qui. Sono pronto a tutto e non vedo l’ora di avere le mie occasioni”.

Hai sentito alcuni giocatori del Napoli prima di accettare?
“Sì, mi sono sentito con alcuni giocatori della Nazionale che sono qui a Napoli, mi hanno subito dimostrato grande affetto e tanta voglia di avermi con loro. Questo è stato un motivo in più per venire qui, sono bravissime persone prima ancora di essere grandi giocatori”.

Sulla forza dei compagni
“Il Napoli ha giocatori forti, voglio conoscere subito bene tutti. Da avversario li ho sempre ammirati in televisione, ora li vedo dal vico e la qualità che vedo è alta. Voglio conoscerli al meglio il prima possibile”.

Napoli, Raspadori e l’eredità di Mertens

Sull’eredità di Mertens
“Sicuramente è stato il giocatore che mi ha più colpito nel modo di stare in campo negli ultimi anni, sono orgoglioso dell’accostamento, per me è una grossa responsabilità. Ha fatto cose eccezionali ma cercherò di essere a livello e lavorerò per questo”

Gol e assist, cosa preferisci?
“Per un giocatore offensivo sono importanti entrambe le cose, bisogna portare più palle possibili nell’area avversaria. L’importante è il risultato di squadra”.

La trattativa con il Sassuolo è stata lunga
“Innanzitutto ringrazio il Sassuolo anche perché devo tanto a loro. Non è stato un periodo semplice, loro mi hanno dato la possibilità che il mio sogno e la mia ambizione potessero divenire realtà. Affrontare le cose con equilibrio hanno portato all’esaudire dei desideri”.

Perchè hai scelto di restare in Serie A e venire a Napoli?
“Volevo venire qui, la società mi ha mostrato il progetto ed è ciò che mi ha spinto di più, costruiremo sicuramente qualcosa di bello. Fare un’esperienza di questo livello è un’opportunità soprattutto per un ragazzo giovane, portare una maglia così pesante ti porta delle responsabilità ma è quello che vogliamo”.

C’è la possibilità di vincere lo Scudetto?
“Bisogna concentrarsi partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, poi si vedrà”.

Prime sensazioni e impatto con la città?
“Sicuramente sulla città e sul calore dei tifosi c’è poco da dire. Così giovane non avevo ancora vissuto delle situazioni del genere. Anche ieri c’era un clima pazzesco, bisogna ambientarsi e fare le cose con equilibrio. La città è magnifica e sono davvero contento di poterla vivere”.

Com’è giocare al Maradona?
“Sicuramente ci sono tante responsabilità e bisogna lavorare quotidianamente dando il 100%, ho sempre pensato che tutto passa peril lavoro giorno dopo giorno, alla lunga raccoglieremo i risultati”.