Lilian Thuram

Il 1° gennaio 1972, in Guadalupa, nasce Lilian Thuram. Cresce, insieme alla madre, nella periferia di Parigi, ma è nel Principato di Monaco che fa il salto al grande calcio. Nel 1991 esordisce con la maglia del Monaco, di cui diventa presto una colonna portante. Difensore centrale veloce e potente, in marcatura è tra i migliori prospetti in giro per l’Europa, e dopo 5 stagioni da protagonista decide di lasciare la Francia. La spunta il Parma, che lo soffia alla Juventus per 10,5 miliardi di vecchia lire.

In Emilia, Lilian Thuram trova la consacrazione definitiva. I ducali del presidente Calisto Tanzi sono una vera e propria corazzata, pronta a dare l’assalto alla Serie A. Al suo fianco, gioca Fabio Cannavaro, con cui darà vita ad una delle coppie difensive più collaudate ed impenetrabili del mondo. Alle loro spalle, intanto, cresce quello che diventerà uno dei migliori portieri della storia del calcio: Gianluigi Buffon. Thuram resta al Parma fino al 2001, gioca praticamente sempre, garantendo una continuità di rendimento impressionante. Senza mai far venir meno la qualità: alla fine degli anni Novanta in pochi sono al livello di Thuram.

Con il Parma vince una Coppa Italia, una Supercoppa Italia ed una Coppa delle Coppe, ma non lo scudetto. Per puntare al bersaglio grosso accetta l’offerta della Juventus, e nel 2001 va a Torino, insieme a Buffon. Alla corte di Marcello Lippi, in cinque anni arrivano quattro titoli, ma lo scandalo calciopoli gliene toglie due. Nel 2006, con la Juve retrocessa d’ufficio in Serie B, Thuram passa al Barcellona. In maglia blaugrana rimane per due anni, ma senza tornare mai ai livelli degli anni precedenti.

Nel 2008, così, decide di ritirarsi. Le gioie più grandi, Lilian Thuram le vive con la maglia della Nazionale. Ancora oggi, con 142 presenze, è recordman di presenze nella storia Bleus. I gol, invece, sono appena due, ma di una importanza capitale. Li segna entrambi nella stessa partita: la semifinale di Coppa del Mondo del 1998, in casa, contro la Croazia. Sono le reti che ribaltano il vantaggio croato, firmato da Suker, e proiettano la Francia in finale. Il resto è storia: il Brasile di Ronaldo cade sotto i colpi di Zidane e compagni, la Francia vince 3-0 e si laurea, per la prima volta, Campione del Mondo.

Due anni più tardi, arriva anche il titolo di Campioni d’Europa: a farne le spese, l’Italia. Che, nel 2006, restituirà, con gli interessi, il dispiacere ai cugini, battuti nella finale di Coppa del Mondo a Berlino ai calci di rigore. L’ultima partita in Nazionale, Thuram la gioca agli Europei del 2008, alla fine dei quali annuncia la decisione di appendere gli scarpini al chiodo.