Personaggi – Junior Messias, dalle consegne a domicilio alla Serie A

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

“Posso farcela” è il titolo di un bellissimo brano di Alex Baroni, colonna sonora di Hercules, film Disney del 1997. Inno alla forza di volontà, al non arrendersi ed alla consapevolezza dei propri mezzi, calza a pennello alla storia di Junior Messias, funambolo brasiliano del Crotone. Ala destra, seconda punta, trequartista o mezzala di piede mancino che abbina tecnica e velocità, Messias è uno degli uomini di riferimento dei rossoblu. La sua strada verso il successo però è stata tutt’altro che facile.

Mai perdere la speranza

Junior Walter Messias nasce a Belo Horizonte il 13 maggio 1991. Fin da piccolo sviluppa un’intensa passione per il calcio che, unita al suo talento naturale, fa nascere in lui il sogno di diventare un calciatore professionista. Spinto da ciò, entra nelle giovanili del Cruzeiro, uno delle più famose ed antiche squadre del Brasile. Suo fratello intanto si è trasferito e sistemato a Torino, così nel 2011 Junior lascia Belo Horizonte per raggiungerlo, inseguendo la possibilità di realizzare il suo sogno nel calcio italiano. Una volta arrivato nel Belpaese però tutto diventa improvvisamente difficile. Messias non ha mai giocato una partita da professionista e, inesperienza per inesperienza, le squadre preferiscono puntare sugli under 18 piuttosto che su di lui, che ha già 20 anni. Respinto da ogni società, Junior si vede anche negare il permesso di soggiorno. Con una moglie ed un figlio piccolo da accudire, il brasiliano deve quindi rimboccarsi le maniche e cercare un lavoro, senza però mai dimenticare il sogno che l’ha portato a trasferirsi in Italia.

È a questo punto della storia, nel momento in cui il sogno sembra sul punto di svanire, che entra in scena un gruppo di ragazzi peruviani, i quali presentano al brasiliano un’offerta: lavorare per loro come fattorino, consegnando elettrodomestici a domicilio, e contemporaneamente giocare nella loro squadra, lo Sport Warique, nel campionato UISP. L’UISP è l’Unione Italiana Sport Per tutti, un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, fondato nel 1948. Il suo campionato non è certo uno di quei tornei professionistici a cui Messias ambisce, ma nei campi ci sono comunque due porte, un pallone, due squadre… È calcio. Junior, di fronte ad una proposta che coniuga la sua passione con le sue necessità, accetta.

Un incontro decisivo

Passano due anni, due anni in cui il classe ’91 regala magie sui campi dell’UISP, ed il suo nome viene fatto ad Ezio Rossi, bandiera del Torino negli anni ’80 e poi allenatore, che decide di andare ad una sua partita per visionarlo. Quando Junior scende in campo sotto gli occhi di Rossi non sa ancora che l’incontro che sta per giocare cambierà totalmente la sua vita. Quei 90 minuti per l’ex Torino sono un colpo di fulmine. Al fischio finale, Rossi invade il campo per correre dal brasiliano e dirgli che un ragazzo con quel talento merita di giocare in campionati di livello ben superiore. Il tecnico torinese cerca una squadra per Messias e riesce a catturare l’attenzione del Fossano, che milita nell’Eccellenza piemontese. L’offerta del club però è troppo bassa per Junior, che decide così di proseguire con le consegne a domicilio. Rossi non si arrende e quando nel 2015 viene ingaggiato dal Casale fa sì che il talento di Belo Horizonte venga acquistato dai nerostellati, garantendogli uno stipendio di 1500 euro mensili che gli permette di potersi concentrare sul calcio e provare a realizzare finalmente il suo sogno. Il grande cuore di Rossi inoltre fa sì che sia lui stesso ad accompagnare Messias in macchina agli allenamenti ed alle partite. L’ex difensore granata ha capito che quel ragazzino venuto dal Brasile farà strada, tanta strada, e fa tutto il possibile per aiutarlo. Junior lo ripaga immediatamente: alla prima stagione con la squadra campione d’Italia 1913-14 il brasiliano è protagonista assoluto della vittoria del campionato di Eccellenza firmando 21 gol in 32 presenze.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La scalata al mondo del professionismo

I numeri, le giocate ed i colpi da maestro sulle punizioni gli valgono la chiamata del Chieri, squadra di serie D, con cui segna 15 gol in 34 apparizioni e vince la coppa Italia di categoria.
Messias in campo è devastante e tira come se stesse dando un calcio alle tante difficoltà avute negli precedenti. Nell’estate 2017 la Pro Vercelli, che milita in serie B, si muove per acquistarlo. Junior è al settimo cielo, l’obiettivo del professionismo sembra finalmente raggiunto, ma ancora una volta tutto si blocca. La società vercellese infatti non può concludere l’affare poiché il regolamento le impedisce di tesserare extracomunitari provenienti dai campionati dilettantistici (ad eccezione dei vincitori della Serie D). Dopo aver accarezzato la B, Messias, a 26 anni, deve ricominciare dalla D. Un colpo psicologico in grado di stendere un elefante, ma Junior è troppo determinato per lasciarsi abbattere e trova subito un nuovo ingaggio presso il Gozzano.

(Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images for Lega Serie B)

La trionfale stagione 2017-18 con i rossoblu si conclude con la vittoria della Serie D e la promozione in C. Messias, meno prolifico in termini di reti (5 in 23 presenze) ma sempre autore di prestazioni da applausi, si guadagna sul campo l’ingresso nel mondo del professionismo. È fatta. Passano altri 6 mesi, infarciti da ottime performance anche in Serie C, ed il Crotone punta i fari su di lui. Il ds Giuseppe Ursino, amante degli esterni alti veloci, tecnici e col vizio del gol, viene letteralmente stregato dal brasiliano e lo acquista nel gennaio 2019, lasciandolo in prestito al Gozzano fino a fine stagione. Nell’estate 2019, due anni dopo il mancato approdo a Vercelli, Messias sbarca ufficialmente in Serie B.

Messias con mister Stroppa (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il debutto nel campionato cadetto con i pitagorici avviene il 24 agosto 2019, contro il Cosenza. Junior, schierato subito titolare come seconda punta da mister Giovanni Stroppa, già alla seconda giornata firma un assist per il suo partner d’attacco, il gigantesco nigeriano Nwankwo Simy. Il 29 dicembre è la volta del primo gol, segnato al Trapani, mentre il 10 luglio 2020 arriva la prima doppietta, contro il Cittadella. Le due reti messe a segno nel match con i granata, entrambe su palle recuperate da Messias stesso, sono l’emblema della grinta e della fame sportiva del brasiliano. A fine campionato lo score è di 6 reti e 7 assist in 36 partie fra campionato e coppa. Il Crotone, secondo in classifica, viene promosso in Serie A.

Sul palcoscenico dei grandi

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il debutto nella massima serie va in scena il 20 settembre 2020 in casa del Genoa. Junior, schierato mezzala, esordisce alla sua maniera: al primo minuto di gioco alza la testa e, da lontano, scocca un tiro velenoso verso la porta di Perin, che deve impegnarsi per evitare il gol. La gara non sorride ai pitagorici, sconfitti per 4-1, ma il brasiliano è uno dei pochi a salvarsi. Alla 4′ giornata allo Scida di Crotone la Juventus non va l’oltre l’1-1 e Messias è ancora fra i migliori. Il 25 ottobre, a Cagliari, il mancino di Belo Horizonte trova il suo primo gol in Serie A con una conclusione di prima su assist di Reca, dopo essere sfuggito alla marcatura di Diego Godin, uno che non ha certo bisogno di presentazioni. Il risultato finale però è nuovamente sfavorevole ai calabresi, così come in tutte le partite successive, tranne nel pareggio con il Torino. Nonostante le difficoltà della squadra, Messias riesce comunque ad offrire spesso buone prestazioni.

Il secondo gol di Messias allo Spezia (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Chissà quante volte nella sua vita Messias ha sognato di realizzare una doppietta in Serie A, guidando al successo la propria squadra.
Chissà se questo pensiero attraversa la sua testa prima di entrare in campo nell’11’ giornata, contro lo Spezia.
Sta di fatto che contro i bianconeri Junior di gol ne segna due: al 7′, lanciato da Molina, la mette sul secondo palo con un sinistro chirurgico dopo una progressione palla al piede, al 96′, servito da Simy, salta il portiere Provedel e firma il definitivo 4-1 finale che dà la prima vittoria in campionato al Crotone.
È la migliore prestazione (finora) della sua carriera.
La migliore prestazione di ragazzo che cinque anni fa consegnava elettrodomestici ed ora, a 29 anni, gioca e segna in Serie A, uno dei migliori campionati del mondo.
Con sacrificio, passione ed abnegazione uniti ad un talento innato, Junior Walter Messias ha coronato il suo sogno!