Pioli: “Milan attuale nato a gennaio. EL? Proveremo a vincerla”

MIlan Pioli

(Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Lunga e interessante intervista dell’allenatore del Milan, Stefano Pioli, a Rai Radio 1. Ecco le sue parole sul primo posto:
“Il nostro è stato un inizio importante, siamo soddisfatti. E’, tuttavia, solo l’inizio. Dovremo incontrare ancora tante difficoltà. Dobbiamo pensare di partita in partita, vincerne una alla volta. Ora siamo concentrati sull’Europa League. Alla fine vedremo dove arriveremo”. 

Se esiste un Pioli pre e post conferma, l’allenatore del Milan ha risposto:
No, esiste un gruppo di lavoro che ha sempre cercato di mettere al primo posto elementi come il lavoro, la professionalità, il crescere insieme. Esiste un gruppo che lavorava insieme da poco tempo e che doveva conoscersi. Abbiamo approfittato della sosta che abbiamo, purtroppo, avuto per oliare i meccanismi. Abbiamo sempre pensato solo a fare risultati positivi e a lavorare bene”.

Sul gioco basato su Ibrahimovic:
“Ogni squadra cerca di portarsi a casa i vantaggi in base al campione che ha. Il lavoro che stiamo facendo è un lavoro di qualità e disponibilità. Stiamo cercando di prendere da ciascun nostro giocatore il meglio possibile”. 

Sulla svolta:
Io credo che il Milan sia nato dal gennaio 2020, con gli arrivi di Ibra, Kjaer e Saelemaekers. Con quegli arrivi si è costruita una squadra più vicina alle nostre idee. L’arrivo di questi giocatori, inoltre, ci ha permesso di crescere in autostima. E’ un percorso che va avanti da alcuni mesi. Sappiamo che arriveranno momenti difficili, ma questo è un gruppo unito, che ha voglia di fare”. 

Su cosa è cambiato da quel gennaio, Pioli ha rivelato:
“Da gennaio in poi abbiamo cambiato il modo di giocare, passando al 4-2-3-1. Abbiamo messo Zlatan come punto di riferimento davanti ma che, in realtà, dà pochi punti di riferimento alla difesa avversaria. Il nostro è un percorso iniziato a gennaio che sta dando risultati positivi. I giocatori ora si conoscono meglio, hanno fiducia e consapevolezza. I risultati, poi, ti danno forza e convinzione”. 

Se ha parlato con la società del prossimo mercato di gennaio, Pioli ha detto:
“No, assolutamente no. Con la società abbiamo condiviso tutto, rispettando sempre i ruoli. Abbiamo migliorato la squadra partendo lontano. Prima i rinnovi di Ibra e Kjaer, poi le permanenze di Rebic e Saelemaekers e, infine, gli arrivi di Dalot e Brahim. Volevamo migliorare la squadra ce ne fosse stata l’occasione e l’abbiamo fatto. I nostri investimenti sono stati sia per il presente sia per il futuro. Non abbiamo pressioni particolari, dobbiamo vincere più partite possibili”. 

Se Ibrahimovic resterà anche l’anno prossimo:
“Non lo so questo, è difficile adesso pensare al futuro. Neanche lui ci sta pensando. E’ giusto essere concentrati sul presente, la cosa più importante è vedere Zlatan felice, contento di essere dentro a Milanello e stare coi suoi compagni. Da qui alla prossima stagione c’è ancora tanto tempo. Non è ora il momento adatto per pensare al futuro”. 

Su Tonali:
“Ha avuto un’estate un po’ difficile. E’ un giocatore di grandissima prospettiva ma, allo stesso tempo, anche già pronto. Per me è un titolare, poi è chiaro che ho la fortuna di avere più titolari in questa squadra. Regista di un centrocampo a 3? Vedremo strada facendo”. 

Sulla tendenza in Serie A a segnare di più, Pioli ha dichiarato:
“Io credo che ci sia la volontà di adattarsi a un calcio più moderno ed europeo. Ormai tutti noi allenatori cerchiamo di comandare le partite, cerchiamo di non subirle. Facendo così rischi di più dietro, perché si accetta la parità numerica dietro. Si corrono rischi in più, ma dobbiamo esaltare lo spettacolo. Ci serve la mentalità di fare un gol più degli altri che subirne uno in meno”.

Sul COVID:
“La situazione non è semplice. Noi siamo in mano a dei professionisti, abbiamo un protocollo ben preciso. Siamo dei privilegiati anche in questo campo, controllati quotidianamente. Noi, come tutti, dobbiamo rispettare le regole, mantenere le distanze, usare le mascherine, sperando che la situazione possa migliorare”.

Sul loro comportamento come società in questo momento:
“Cerchiamo di essere disponibili, vicini ai giocatori. Lavorando, comunque, con serietà, serenità e con la voglia, perché amiamo quello che facciamo”. 

Sui rinnovi:
“Credo che la società, Maldini e Gazidis sanno dell’importanza dei giocatori in scadenza in questo momento. So che stanno lavorando per cercare di sistemare la situazione. Sono nell’agenda della società. Stiamo parlando di giocatori importantissimi come Donnarumma, Calhanoglu, Zlatan. Sono certo che faranno di tutto per cercare di andare avanti insieme”. 

Se preferisce vincere l’Europa League o raggiungere il quarto posto, Pioli ha risposto:
“Noi siamo il Milan ed è giusto che affrontiamo con serietà e ambizione ogni partita e competizione. Non siamo nella posizione di poter scegliere una o l’altra. Ci sono tante partite ravvicinate, abbiamo bisogno di tutta la rosa e schiereremo sempre la squadra migliore per la singola partita. L’Europa è il giardino del Milan. Nonostante sia quella minore, proveremo a vincerla. Siamo in un girone equilibrato, non siamo stati fortunati all’urna. Sarebbe importante iniziarla bene con il Celtic giovedì sera”.

Su Bakayoko:
“Scelta tecnica o economica? Pensiamo di essere a posto così, abbiamo 4 centrocampisti centrali che possono ruotare. Quello economico è un aspetto che non ho mai trattato io personalmente”. 

Su Pirlo:
“Persona intelligente, riuscirà a trovare le soluzioni ai problemi attuali. Ci sono delle assenze importante, ma c’è bisogno di tempo. Saprà cavarsela e la Juve resta la favorita”.