Riforma Superlega: presentati capisaldi dell’organizzazione

Sono stati resi pubblici i dieci punti su cui si fonda la nuova riforma della Superlega. Tra i temi più caldi: la sostenibilità economica, l’allargamento della competizione con l’inserimento di serie minori. E ancora: lo sviluppo del calcio femminile e il miglioramento delle competizioni nazionali e della salute dei calciatori.

Superlega riforma Florentino Perez
(Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

La nuova Superlega prende corpo: i punti della riforma

L’azienda A22 Sports ha emesso un programma che definisce la composizione e l’organizzazione della nuova competizione per club. La riforma della Superlega comprende, infatti, dieci punti che regolarizzerebbero l’organizzazione della competizione.

Innanzitutto la competizione si allargherebbe a 60-80 squadre con la partecipazione legata al merito sportivo e, dunque, comprendente promozioni e retrocessioni. Tra gli obiettivi anche un aumento della competitività dei tornei nazionali con l’aggiunta di risorse finanziare in tutto il sistema. Per consentire ciò i club dovrebbero avere entrate stabili e una gestione sostenibile evitando gli aumenti di capitale e sfruttando solo le risorse generate. Nella lista c’è spazio anche per la salute dei calciatori, abbondantemente impegnati nelle numerose partite stagionali che, secondo A22 Sports, non dovrebbero aumentare.

Presente anche la volontà di rimettere i tifosi al centro della scena tramite un dialogo continuo per migliorarne l’esperienza, miglioramento delle strutture e della possibilità di seguire i match in trasferta. I punti pubblicati comprendono anche aumento della solidarietà, del rispetto dei valori UE e lo sviluppo economico e sportivo del calcio femminile con un significativo aumento degli investimenti nel settore.