Roma, Ibañez: “Mourinho mi ha insegnato tanto. Nazionale? Valuterò”

Ibanez

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

È diventato uno dei perni della difesa della Roma e, sotto la guida di José Mourinho, non ha perso il ruolo di titolare nonché uomo su cui investire per il futuro. Si parla del difensore brasiliano classe 1998 Roger Ibanez. L’ex Fluminense e Atalanta ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco il contenuto, abbracciando svariati temi: dal lavoro con il nuovo tecnico alla scelta futura della Nazionale.


Il Brasile la voleva per l’Olimpiade. Cosa ha detto Mourinho – In realtà Mourinho sapeva quanto io ci tenessi: mi ha solo detto occhio, se non vieni in ritiro poi devi recuperare il terreno perduto. Io sarei andato, perché un’occasione del genere non capita spesso. Poi abbiamo vinto la medaglia d’oro. … Ma la Roma ha deciso che era meglio di no e allora bene così”.

Per la nazionale maggiore il tempo non manca – “Ho tre passaporti. Io sono nato in Brasile, mi sento brasiliano e vorrei giocare nel Brasile. Ma vediamo. Ascolto chi mi chiamerà, il calcio è cambiato: tante squadre naturalizzano i giocatori”.

Ne ha già parlato con i brasiliani ‘italiani’?“No, non ancora. Ma Toloi è mio amico. E’ stato un punto di riferimento importante per me quando sono arrivato a Bergamo. Vedremo cosa succederà, appunto”.

Con Mourinho ha imparato a buttare la palla in tribuna quando necessario – “Mourinho mi ha insegnato tante cose. Il primo giorno mi chiamò insieme al suo collaboratore Joao (Sacramento, ndr) spiegandomi cosa gli piaceva e cosa non andava bene. Mi colpì perché già conosceva tutti i giocatori della Roma. Ma non credo di aver modifi cato il mo stile. Semplicemente, preferisco sentirmi più sicuro. Se posso gioco la palla, altrimenti non rischio”.