Ronaldo-Mendes, il clamoroso retroscena della rottura: “Cris, tu sei pazzo!”

Hanno dell’incredibile i retroscena della rottura tra Cristiano Ronaldo e Jorge Mendes svelati nella giornata di oggi. I due, come risaputo da tutto il mondo, si sono separati dopo anni e anni di vittorie e conquiste, sia sportive che economiche. Sembrava che, dopo l’ultima scaramuccia, ci fossero ancora gli estremi per ricucire il rapporto e tornare assieme, come spesso è successo nella carriera tra i due, ma questa volta non c’è stato nulla da fare. I motivi della separazione sono clamorosi.

Il primo litigio tra Cristiano Ronaldo e Jorge Mendes

ronaldo mendes
(Photo by Giuseppe CACACE / AFP) (Photo by GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

Stando a quanto riportato da “El Mundo” il primo vero litigio tra i due sarebbe scattato nell’operazione che ha portato CR7 alla Juventus. Mendes, che non aveva nulla contro i bianconeri, voleva, però, assicurarsi il miglior futuro per l’asso portoghese, e gli fece notare che in nessun altro posto al mondo sarebbe stato protetto come al Real Madrid. Queste le sue parole: Resta al Real, qui ti proteggeranno. Se vai via la situazione peggiorerà”. Chissà come sarebbe cambiato il futuro di Cristiano Ronaldo se fosse rimasto a Madrid; magari all’Al Nassr non ci sarebbe mai andato.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso: tra Mendes e CR7 volano insulti

ronaldo mendes
(Photo credit should read JACK TAYLOR/AFP via Getty Images)

Dopo le prime marette, però, è arrivata l’ultima e insanabile frattura, che ha separato definitivamente le strade di Mendes e Cristiano. L’asso portoghese, infatti, dopo i problemi allo United, si era presentato veementemente dal procuratore chiedendo esplicitamente di piazzarlo in un club tra Bayern Monaco o Chelsea. O riesci a infilarmi al Bayern Monaco o al Chelsea o rompiamo”, queste sarebbero state le parole di Ronaldo all’agente. Mendes, stizzito dalle richieste non soddisfacibili del calciatore, avrebbe fatto volare parole grosse al suo indirizzo. Cristiano, tu sei pazzo!“, così avrebbe chiuso Jorge Mendes.