Rosario Central, Tevez si presenta: “Voglio Di Maria qui, lo chiamerò”

Tevez Rosario Central

(Photo by STRINGER/AFP via Getty Images)

Il neo tecnico del Rosario Central, Carlos Tevez, si è presentato nella sua prima conferenza stampa da allenatore. L’ex Juventus e Manchester United ha parlato di ciò che porterà al club a livello di idee e mentalità, e non esclude un arrivo anticipato di Angel Di Maria, obbiettivo di mercato dei bianconeri. Ecco le sue parole, riportate da Calciomercato.com.

Tevez Rosario Central
(Photo by STRINGER/AFP via Getty Images)

Rosario Central, Tevez si presenta: le dichiarazioni in conferenza stampa

Sulla nuova sfida
“La mia prima sfida da allenatore al Rosario Central è la sua gente. Ho avuto tante offerte da molti club, ma Rosario ha quel plus nella sua tifoseria che significa che se facciamo le cose bene possiamo fare tanto rumore e tanta storia. Per questo ho piena fiducia che io e il mio gruppo possiamo fare qualcosa di buono a Rosario Central. Mi fido molto di questi giocatori e non ho ancora chiesto nessun rinforzo. Un anno fa ero dall’altra parte della linea del campo e nel corso della mia carriera non mi piacevano gli allenatori che arrivavano e chiedevano rinfforzi. So cosa si prova. Prima voglio vedere i ragazzi, e voglio che mi dimostrino che vogliono giocare nel Rosario Central. Una volta che me lo avranno fatto vedere, vedremo quale posizione dovremo rinforzare. Chi vuole giocare qui lo deve dimostrare in ogni allenamento, in ogni partita. Questo club è un gigante addormentato, va svegliato”.

Sulle idee, la mentalità e Di Maria
“Conte è il mio modello, mi ha insegnato molto alla Juventus. Cercherò di far giocare la squadra un po’, anche la metà, di come giocano le sue. Di Maria? Ora non potrei parlarci. Pensate che parlo a malapena con mia moglie dal lavoro che ho. Vorrei che venisse, a chi non piacerebbe. Quando la situazione sarà più calma, io lo chiamerò e gli chiederò cosa vuole fare. Sappiamo della sua personalità: sarebbe molto positivo per la rosa, per l’esperienza che trasmetterebbe a questi ragazzi”.