Salernitana, dopo il trust la palla passa alla Figc

Salernitana

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Cora contro il tempo

Pochi, troppo pochi i 47 giorni trascorsi dalla promozione in Serie A alla deadline per la cessione. La Salernitana non è ancora passata di mano, né lo farà a breve termine. E non poteva andare altrimenti. Vero che trattative, anche importanti, ci sono state, ma né Andrea Radrizzani, poprietario del Leeds in Premier League, né il fondo emiratino legato al gruppo Bin Zayed hanno soddisfatto le richieste di Lotito. Del resto, in un mondo, come quello del calcio, in cui le valutazioni e le quotazioni sono difficilissime da oggettivare, ed in cui ci vogliono settimane anche solo per tesserare un terzino svincolato, era difficile pensare che la Salernitana avrebbe trovato un nuovo proprietario in così poco tempo.

Il trust

Si riparte, come era immaginabile, dal Trust, ossia una società terza che guiderà la cessione della Salernitana, impossibilitata, altrimenti, ad iscriversi alla prossima Serie A. La norma della Figc è chiara, le multiproprietà non sono consentite, ma prima di considerare la vicenda – temporaneamente – risolta, ci vuole un ultimo passaggio in Federcalcio. Che, come ricostruito da “La Gazzetta dello Sport“, dovrà verificare i meccanismi di indipendenza del trust, costituito davanti a un notaio a Roma proprio a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum da parte della Federcalcio. L’autonomia dei gestori, dal soggetto centrale, il trustee, e il protector, una sorta di custode del bene in questione. La soluzione trovata da Lotito e Mezzaroma passa per una società fiduciaria di un gruppo bancario e rispetterebbe la durata massima di 6 mesi indicata dalla Federcalcio.

Il futuro

Se tutto andrà come previsto, la Salernitana si iscriverà alla prossima Serie A, e il trust (non più Lotito) avrà sei mesi per trovare un nuovo proprietario. La valutazione del club, che rappresenta una piazza importante, una delle città più grandi del Sud Italia, ed una tifoseria caldissima, supera di gran lunga i 50 milioni di euro. Superato il conflitto di interessi che legava la proprietà della Salernitana a quella della Lazio, adesso anche il mercato dei campani può entrare nel vivo, per provare a costruire una squadra in grado di dare filo da torcere a tutti, come successo nell’ultima stagione in Serie B.