Sampdoria, Stankovic: “Orgoglio e sudore dobbiamo mettere in campo”

Stankovic sampdoria

(Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Dejan Stankovic parla già da condottiero della Sampdoria sin dal giorno 1 della sua nuova avventura italiana. La Doria ha fatto la corte all’ex centrocampista serbo per tantissimo tempo, sin dallo scorso anno quando invece poi dirottò le attenzioni su Giampaolo. Dopo un anno poco più eccolo di nuovo, questa volta per davvero, alla corte della Sampdoria che vive un periodo complicatissimo non solo in campo. Serviva una scelta coraggiosa e forte che un uomo coraggioso, come Stankovic, poteva prendere. La prossima missione sarà quella di salvare i blucerchiati e di rimanere in Serie A, chissà, magari per aprire un ciclo alle porte di Genova. Le prime parole del tecnico serbo sono stati in linea con quell’indole di carattere che è sempre trapelata anche da giocatore: un uomo con principi forti, con dogmi slavi, che cercherà sin da subito di riprendere soprattutto emotivamente la squadra che con Giampaolo ha vissuto un momento iniziale di stagione estremamente traumatico.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da U.C. Sampdoria (@sampdoria)

Sampdoria, le parole di Stankovic subito chiare

Ai microfoni dei canali sociali del club blucerchiato, Dejan Stankovic si è subito presentato con poche parole ma molto forti. Non c’è tempo per guardarsi allo specchio, serve subito mettere nel campo tutto quello di cui i giocatori dispongono. Se si vuole salvare la Samp il sudore e l’orgoglio di indossare quella magia devono uscire fuori. Queste le parole di Stankovic: “Ciao a tutti i tifosi della Sampdoria. Le promesse non le posso fare, ma orgoglio, sudore e impegno… ce la mettiamo tutta. State con noi, insieme possiamo fare grandissime cose“.

Messaggio, quindi, molto chiaro di quello che servirà per salvare la Sampdoria. L’appello è stato fatto anche per i tifosi che settimana scorsa si sono rivoltati contro la società che versa in situazioni per lo meno definibili dubbie. A Stankovic l’impresa di aggiustare le cose soprattutto in campo.