Seria A, il Codacons chiede di ripetere Milan-Spezia e Spezia-Lazio

Codacons Serie A

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Codacons ha formalmente chiesto nuovamente alla FIGC di ripetere le gare Milan-Spezia e Spezia-Lazio giocate rispettivamente nella 22ª e nella 35ª giornata di Serie A. L’associazione in difesa dei diritti dei consumatori ha depositato oggi il formale ricorso presso il Tribunale di Roma. Per altro anche lo Spezia stesso aveva lamentato il torto subito all’Olimpico, senza però arrivare a chiedere formalmente la ripetizione della gara.

La nota ufficiale del Codacons: la Serie A potrebbe essere compromessa dagli errori arbitrali

Codacons Serie A
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Ecco di seguito riportato il comunicato ufficiale del Codacons con la richiesta di ripetere due gare di Serie A. I netti errori arbitrali hanno visto avvantaggiare la vittoria dello Spezia ai danni del Milan e la vittoria della Lazio ai danni dello stessa squadra ligure.

Codacons Serie A
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

“Entrambe le partite sono state decise da due macroscopici errori tecnici del direttore di gara, degli assistenti e, nel caso di Spezia-Lazio, anche della sala VAR.

Se la Federcalcio non dispone la ripetizione immediata delle partite viziate, potrebbe venire meno la regolarità dello svolgimento dell’intero campionato di Serie A, con delle squadre che hanno acquisito degli irregolari vantaggi nei confronti di altre squadre ingiustamente danneggiate.

Una situazione che arreca inoltre danno sia ai tifosi, i quali hanno assistito ad uno spettacolo sportivo palesemente viziato, sia agli scommettitori, in virtù dei risultati delle partite sul campo, falsati dai clamorosi errori arbitrali.

Non si tratta di semplici errori di interpretazione o discrezionali degli arbitri, ma di sbagli tecnici nell’applicazione del Regolamento del gioco del calcio, e proprio per tale motivo la Federcalcio deve assolutamente disporre la ripetizione degli incontri viziati. La giustizia sportiva non può arrogarsi il diritto di danneggiare diritti ed interessi di milioni di utenti appassionati di calcio”.