Serie A, i 20 club scrivono a Malagò e alla Vezzali. Gravina nel mirino

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

La spaccatura si era già manifestata ma, ora, i 20 club di Serie A passano ‘all’attacco’. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, le società, hanno fatto recapitare una lettera indirizzata al presidente del CONI Giovanni Malagò e alla Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. Oggetto della missiva: la riforma del presidente FIGC Gabriele Gravina in materia di statuto e governance della Lega Serie A. Ecco quanto riferito dalla nota agenzia di stampa.


Serie A, i 20 club contro Gravina

“I club, nella lettera inviata nella serata di ieri, ritengono che la pretesa della Figc “sia non conforme al diritto” e che la Lega, in quanto associazione privata, non può ricevere limitazioni alla propria autonomia “se non in presenza di motivi di interesse pubblico”. Nella lettera, firmata dalle 20 società di Serie A, i club spiegano che lo scorso 25 novembre la Figc ha “adottato alcuni principi informatori contenenti regole anche organizzative alle quali pretende che la scrivente Lega conformi il proprio statuto”. Una pretesa, quindi, “non conforme al diritto”, sia per “la mancanza dell’indispensabile norma primaria che attribuisca un simile potere normativo a una Federazione” sia per la “natura stessa della Lega che è un’associazione di diritto privato, non riconosciuta e quindi è dotata del pieno diritto di autodeterminarsi. Tale autonomia non può sortire limitazioni se non in presenza di motivi di interesse pubblico”. 

Secondo i club, la Figc non può quindi “interferire nelle scelte che attengono alla vita dell’associazione, come ad esempio imponendo determinati quorum costitutivi e deliberativi, tanto più con riferimento alla ripartizione dei proventi economici dell’associazione e delle sue associate. Quelle scelte (..) devono poter essere liberamente effettuate dagli associati a loro discrezione, senza imposizioni o condizionamenti dall’alto. Auspichiamo che il tema possa essere affrontato in tempi strettissimi nelle corrette modalità dalle parti interessate”, concludono le 20 società di Serie A nella lettera”.