Serie A, i momenti top del 2022: la salvezza della Salernitana

salvezza Salernitana

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

La Salernitana ha vissuto uno dei momenti più belli e incredibili della sua storia nel 2022 quando ha conquistato un’incredibile salvezza. Questo aggettivo racchiude l’essenza stessa di una stagione in cui un mix di sentimenti e di avvenimenti ha portato i tifosi granata in un vortice dal quale sono usciti con il risultato meno aspettato. Già la promozione a sorpresa al termine della stagione 2020-2021 sembrava poter soddisfare la piazza. Salerno, infatti, non vedeva la Serie A dal 1999 e, nel frattempo, aveva vissuto anche un fallimento e l’esperienza della D. La serenità, però, era durata poco per le questioni societarie. Lotito costretto a vendere e un proprietario da trovare entro il 31 dicembre. Una rincorsa contro il tempo e una squadra competitiva da costruire. La stagione della Salernitana non partiva con buoni presupposti.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’inizio horror della Salernitana e una salvezza impossibile

Il mercato estivo non regala a mister Castori una squadra completa. L’arrivo di Ribery esalta i tifosi, ma le condizioni del francese a fine carriera sono ben lontane dai tempi migliori. Insieme a Simy, Bonazzoli e Djuric, però, l’attacco della Salernitana sembra in grado di competere. L’inizio in Serie A è drammatico. I granata vanno due volte in vantaggio a Bologna, ma si fanno rimontare e perdono. Contro Roma e Torino arrivano due netti 4-0 fino alla sconfitta casalinga di misura contro l’Atalanta. La prima flebile luce è visibile il 22 settembre quando la Salernitana rimonta un doppio svantaggio e pareggia contro il Verona. Due settimane dopo, finalmente, la prima vittoria contro il Genoa. La sconfitta successiva contro lo Spezia, però, costa la panchina a Castori e al suo posto ritorna Stefano Colantuono.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La cura del nuovo tecnico non porta a risultati. Il 2021 si chiude con 8 sconfitte in 10 partite e 4 punti conquistati solo grazie al pareggio di Cagliari e alla rimonta di Venezia. Pesanti i passivi contro Lazio, Fiorentina e Inter. Se in campo la squadra non gira, le questioni societarie preoccupano ancora di più. La Salernitana si avvicina al termine di fine anno con la concreta possibilità di venire esclusa dal campionato. All’ultimo giorno utile, però, arriva la svolta con l’acquisto del club da parte dell’imprenditore Danilo Iervolino. Il nuovo patron convince subito Walter Sabatini a diventare il nuovo direttore sportivo e a gennaio la rosa viene rivoluzionata.

Il sogno diventato realtà

Il cambio decisivo: arriva Nicola

Nel mercato invernale la squadra viene rinforzata in tutti i reparti. Vengono presi il portiere Sepe, i difensori Dragusin, Fazio e Mazzocchi, i centrocampisti Ederson, Verdi, Radovanovic e Bohinen e gli attaccanti Mousset e Mikael. Si riveleranno tutti colpi azzeccati eccetto per i due attaccanti. La squadra inizia il 2022 con una vittoria a Verona, ma poi perde largamente con la Lazio e con il Napoli. Negli scontri diretti contro Spezia e Genoa conquista solo due punti. Dopo questi risultati non confortanti nonostante i grandi interventi sul mercato, avviene un nuovo cambio in panchina: Colantuono saluta e viene chiamato l’esperto di salvezze Davide Nicola. L’atteggiamento della squadra cambia subito. L’esordio porta un pareggio di livello contro il Milan, poi un punto con il Bologna.

La rimonta

I granata, però, tornano presto con i piedi per terra. Il secondo 5-0 contro l’Inter è pesante da digerire e nelle successive quattro partite la Salernitana raccoglie un solo punto contro il Sassuolo. A metà aprile, però, cambia tutto. In una settimana la Salernitana vince a Genova con la Sampdoria, vince ad Udine nel recupero della 19ª e conquista tre punti anche con la Fiorentina. Il 10 aprile la squadra di Nicola era ultima a -9 dalla salvezza, una settimana dopo si ritrova incredibilmente a -3. La Salernitana pareggia anche a Bergamo arrivando ad un passo dal successo e poi vince il recupero della 20ª contro il Venezia entrando per la prima volta in zona salvezza. Nello scontro diretto per l’allungo decisivo contro il Cagliari si fa raggiungere al 99′: tutto da rifare.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’ansia

A due giornate dalla fine la classifica recita: Salernitana al 17° posto con 30 punti, Cagliari a 29 e Genoa a 28. L’entusiasmo granata che ha portato a questa cavalcata trionfale si scontra con l’ansia di una squadra che sa di dover mantere quello che ha raggiunto. Con l’Empoli pareggia a fatica, ma le sconfitte del Cagliari e del Genoa contro Inter e Napoli aiutano. All’ultima è tutto aperto con solo il Genoa ormai retrocesso. Il Cagliari è ospite di un Venezia in B, la Salernitana ospita l’Udinese. All’Arechi accade l’impensabile. In una bolgia di tifosi che cantano a sostegno degli Ippocampi, la squadra si scioglie nel primo tempo andando in svantaggio di tre reti. La quarta rete definitiva fa concentrare i pensieri sul Penzo dove una difesa monumentale del Venezia impedisce al Cagliari di segnare.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il tripudio

Mal comune, mezzo gaudio. Il Venezia non cade e si porta in Serie B il Cagliari. All’Arechi, dopo una prestazione terribile della Salernitana, con migliaia di tifosi con la testa in laguna, è festa grande. Il miracolo diventa realtà. La Salernitana di Iervolino, Sabatini e Davide Nicola ha raggiunto la salvezza. Un traguardo insperato, un percorso simile a quello che lo stesso Nicola fece a Crotone. Un risultato ottenuto con la pazzia degli ultimi 90 minuti. La salvezza della Salernitana è senza dubbio uno dei momenti più entusiasmanti del 2022.