Serie A, l’indice di liquidità servirà per il mercato

Lazio indice di liquidità

(Photo credit should read TIZIANA FABI, Onefootball.com)

L’indice di liquidità è ancora vivo. Nonostante le battaglie da parte di alcuni club, l’indicatore verrà ancora utilizzato dalla FIGC. In una maniera diversa rispetto a quanto ipotizzato, ma sarà pur sempre valido. È questo ciò che racconta Tuttosport, in merito all’idea che sta diventando sempre più forte nella testa di Gabriele Gravina.

(Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)

L’indice di liquidità misurerà la capacità sul mercato

È un parametro per misurare la capacità delle società di far fronte ad impegni economici a breve termine. E si calcola rapportando le attività correnti – ossia tutto ciò che rappresenta l’attivo in un bilancio come crediti o appunto disponibilità liquida – con le passività correnti – cioè i costi da sostenere -, il tutto contando un termine entro i 12 mesi. In parole povere, questo è l’indice di liquidità. Nella scorsa estate se ne è parlato molto, visto che la FIGC voleva introdurre questo indicatore come criterio di ammissione ai campionati. La Lega di Serie A ha vinto e il parametro non può essere utilizzato in questa maniera. Ma in un’altra sì.

Secondo quanto riporta Tuttosport infatti sempre la FIGC sta pensando di utilizzare questo indice per misurare la capacità sul mercato delle società. Sempre in ottica di contenere i costi e cercare di sistemare i bilanci delle società italiane, sempre più alla deriva.

(Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

Ci sarà un cambio nel metodo di calcolo

Come racconta invece Calcio&Finanza, la FIGC sta però pensando di cambiare il metodo di calcolo di questo indice. Attualmente, chi non rispetta i criteri sulla liquidità deve immettere dal 25 al 50% in più se sfonda il rapporto tra costo del lavoro allargato e fatturato. È proprio questo aspetto che è al vaglio della Federazione, con l’idea di rendere più morbidi i criteri e lasciare maggiore libertà alle società. Sempre però con la necessità di mantenere una linea dura in tema di contenimento di costi.