Serie A, Zola: “Per lo scudetto l’Inter è favorita. La qualità farà differenza”

Zola Jorginho

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Gianfranco Zola nella serata entusiasmante di Champions League fra Chelsea e Real Madrid ha parlato della nostra Serie A. Super ospite del pre e del post ad Amazon Prime, l’ex fantasista del Chelsea, del Napoli e del Cagliari si è voluto sbilanciare, esaminando nello specifico la corsa allo scudetto che ora si fa più incandescente che mai con Milan, Inter e Napoli raggruppate in pochissimi punti.

Serie A, scudetto: palla a Zola

Queste le parole sulla lotta scudetto in Serie A di Gianfranco Zola: “L’Inter in leggero vantaggio: per l’organico e perché i nerazzurri sanno già come si vince visto che hanno lo scudetto sul petto. Però anche Milan e Napoli hanno dimostrato di essere molto competitive. Sarà una sfida fino all’ultima giornata“.

Sul Milan: “La qualità principale dei rossoneri è la spregiudicatezza. Il Milan ha tanto entusiasmo e un gioco frizzante. E poi ha uno spirito coinvolgente: può fare risultato ovunque. E sarà preziosa
l’esperienza di Ibra e Giroud”.

Sul Napoli: “Ha un’ottima rosa, con tanti ricambi. Ed è la squadra più equilibrata: oltre alla qualità dell’attacco, ha un buon centrocampo e un’ottima difesa“.

Sull’Inter: “Mi piace la mentalità vincente, frutto dei due anni di lavoro con Conte. Poi Inzaghi è stato bravissimo a portare le sue idee“.

Cosa farà la differenza? “La qualità,innanzitutto. Quando le partite sono difficili, quando le gambe girano meno rapidamente, quando il pallone pesa, la qualità può davvero fare la differenza.Poi è fondamentale la maturità con cui ogni squadra affronterà i momenti difficili che non mancheranno.E infine tutto il resto: il calendario, la condizione atletica, la solidità“.

Chi deve avere più rimpianti? “Ognuna di loro avrebbe avuto la possibilità di farlo. Forse il Napoli ha ha qualche rimpianto in più, perché ha dovuto rinunciare a Osimhen per un lungo periodo e ne ha risentito“.

Sugli allenatori: “Sono bravissimi tutti e tre. Pioli, Spalletti e Inzaghi hanno svolto un ottimo lavoro, in profonditá. Ciascuno ha trovato la strada migliore per incidere e per coinvolgere la squadra nel proprio progetto“.

Sulla Juventus: “Sulla qualità del gioco le nostre squadre sono cresciute, ma in Premier e in altri campionati ili ritmo è diverso: molto più alto. Dobbiamo crescere sotto questo aspetto accettando di commettere errori tattici pur di andare più veloci. Ovviamente mi dispiace non vedere club italiani nei quarti di Champions, però bisogna analizzare le cose con lucidità. Le società di Premier hanno un budget più elevato, Real e Bayern sono potenze sempre competitive. Avendo meno risorse, in Italia dobbiamo affidarci alle idee e sfruttare l’intelligenza per ridurre il gap e crescere la qualità individuale“.

Perché non nascono più Baggio, Zola o Mancini? “Io ero cresciuto giocando per strada, altri in oratorio. Era più difficile e più istruttivo. Adesso bisogna rimettere la tecnica al centro del progetto nelle Academy e nelle scuole calcio“.