Sgarbi sulla demolizione di San Siro: “Vi spiego perchè non si può”

Sgarbi San Siro

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi è stato interrogato sul tema San Siro. Il tema della demolizione dello storico stato è stato ripreso in una recente intervista rilasciata da Sgarbi alla Gazzetta dello Sport. Sgarbi, essendo anche politico, ha potere di discussione in merito e quindi potrebbe impedirne la demolizione. Queste le parole di Sgarbi su San Siro alla Gazzetta dello Sport:

San Siro è del ’26, sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma, quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù. Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo, semmai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai.”

Sgarbi San Siro
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il nuovo San Siro

Milan e Inter stanno progettando il nuovo stadio che prenderà il posto dello storico San Siro. Il progetto è comune per entrambe le squadre milanesi e questo significa che continueranno a giocare nello stesso stadio. La demolizione di San Siro è progettata per il 13 settembre 2027. Il nuovo stadio sorgerà proprio nel quartiere di San Siro a Milano e ci saranno tantissime novità. L’utilizzo pieno degli spazi e le nuove infrastrutture renderanno il quartiere un’oasi dello sport, l’obbiettivo di tutti è quello di rendere il calcio sempre più fruibile alle famiglie.

Sgarbi San Siro
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il costo del progetto è intorno al 1.3 miliardi di euro e le due società parteciperanno attivamente per il nuovo stadio. La partecipazione di altri investitori è stata fondamentale nel progetto dato che contribuiranno a tutte le spese di realizzazione. Il dibattito pubblico in merito al nuovo stadio si concluderà il 18 novembre e tanti incontri con la comunità milanese sono già stati fatti. La volontà comune è quella di trovare la migliore soluzione possibile cercando di coniugare la storia con la modernità alla quale ci stiamo avvicinando.