Ti tagliamo il 50% dello stipendio: clamoroso in Serie A | Costretto ad allenarsi da solo

ten Hag

Ten Hag-Cristiano Ronaldo ai tempi (travagliati) del Manchester United. In Italia un caso simile - ansa - calcioinpillole

Come Cristiano Ronaldo e Sancho al Manchester United. Anche in Serie A accade la stessa cosa: club furibondo.

Il Manchester United negli ultimi anni ha fatto scuola, creando precedenti. Non riuscendo, o non volendo allontanare Erik ten Hag, la dirigenza dei Diavoli Rossi, comunque impegnata in una complessa cessione societaria che per ora ha portato soltanto alla vendita del 25% delle azioni al presidente di INEOS, Sir Jim Ratcliffe, ha pensato bene di far piazza pulita di tutti quelli che remavano contro il manager dei Red Devils.

Iconico l’esempio di Cristiano Ronaldo, tornato a Old Trafford dopo la travagliata esperienza alla Juventus, ma subito in conflitto con il manager del Manchester United. Il fuoriclasse portoghese non le ha mai mandate a dire all’olandese, e come ha potuto ha deciso di lasciare uno dei posti che l’ha reso quello giocatore leggendario, ma ai tempi di Sir Alex.

Fosse stato solo lui ad avere problemi con ten Hag, sarebbe colpa di Cristiano Ronaldo, ma così non è. Per info e conferme chiedere a Sancho, estromesso dal gruppo squadra dopo quell’alterco furibondo.

Sancho ha abbozzato finché ha potuto prima di tornare al Borussia Dortmund, il club che ha saputo regalargli più gioie di tutti. Altri casi, con toni minori, sono avvenuti a Old Trafford: basti pensare a Maguire e Martial, solo per fare qualche esempio, ma ce ne sono altri.

C’eravamo tanto amati

Altro tenore comportamentale in Itali, dove casi simili ci sono e ci stanno anche di questo periodo, basti pensare alla Salernitana, dove c’è un Boulaye Dia che nella passata stagione aveva stupito (in positivo) con quei gol iconici e giocate mozzafiato. E che quest’anno ha deciso fare l’esatto posto.

Si è messo di traverso sin da subito, voleva andare via in estate, ma l’ha manifestato in maniera troppo smaccata, suscitando le ire di patron Iervolino. Senza che però si venisse al dunque, né dopo aver usato le buone né le cattive.

Boulaye Dia
Boulaye Dia, attaccante della Salernitana… ancora per poco – ansa – calcioinpillole

L’unica strada da prendere

Entrambe le parti stanno facendo in modo di scrivere al più prestito la parola fine. Tanto ormai la Salernitana ha un piede e mezzo in Serie B, tanto ormai l’attaccante senegalese si sta allenando in disparte, lontano dal gruppo squadra. Iervolino, come riportato dal Corsport sembra voler cambiare atteggiamento nei confronti di Dia. Che, dopo il rifiuto di entrare contro l’Udinese si sta allenando da solo e lontano dal gruppo squadra.

Il presidente della Salernitana ha aperto un contenzioso chiedendo una decurtazione del 50% del suo stipendio da qui fino a giugno. Ma questo muro a muro non porta nessuno da nessuna parte. Così gli avvocati di entrambe le parti percorrendo l’unica strada da prendere. Quella del dialogo per trovare un accordo che accontenti tutti, al massimo non scontenti nessuno, magari lavorando sulla clausola rescissoria, anche se non è affatto remota la possibile rescissione del contratto. Tanto peggio di così…