Top players europei 2021: Lionel Messi

Messi

(Photo by Juan I. Roncoroni - Pool/Getty Images)

Quando ti chiami Leo Messi, in un modo o nell’altro, la parola top ti accompagna in ogni momento della carriera. Anche se ciò può portare a dibattiti, come avvenuto in occasione del recente Pallone d’Oro, il settimo in carriera. Che dire, poi, se sei uno abituato a conquistare tutto senza risparmiare nulla e, come fisiologico per ogni atleta, inizi a mostrare segni di… normalità. Essere normali e ordinari: una delle poche cose che Messi non è mai riuscito ad essere nella propria carriera, costellata di successi, giocate dionisiache e record mai neppure immaginati nella storia del calcio. Messi, come è normale accadesse prima o poi, ha tirato il freno. Ma il freno di Messi non è quello dei comuni mortali e, seppur in una sfera più ‘modesta’, anche il 2021 è stato un anno al top per La Pulce.


Le delusioni e la ‘consolazione’ Copa del Rey

La Supercoppa e la prima espulsione in carriera di Messi con il Barça

L’inizio 2021 di Messi, e soprattutto del Barcellona, non è esattamente colmo di soddisfazione. A gennaio, i blaugrana, incassano la prima delusione e, malauguratamente, il fenomeno argentino ne è protagonista in negativo. Il 17 gennaio, infatti, si gioca la finale di Supercoppa di Spagna contro l’Athletic Bilbao: i catalani ne escono sconfitti per 3-2, venendo rimontati al 90′ quando il risultato recita 2-1 (doppietta di Griezmann, ndr). Asier Villalibre firma il pareggio e, al terzo minuto del primo supplementare, Iñaki Williams completa la rimonta, regalando la coppa ai baschi di Marcelino.

Messi, nel finale di gara, rimedierà la prima espulsione della carriera con il Barcellona per una manata proprio a Villalibre, ravvisata dal VAR. Quasi come fosse un segnale del destino: la prima esplusione all’ultima stagione in blaugrana. Chiaro sintomo di frustrazione e malessere, al netto di una situazione societaria complessa, un feeling con Koeman che non decolla e, dulcis in fundo: l’imminente scadenza di contratto – al termine della stagione – che non porta sviluppi in chiave rinnovo.

Terzo posto in campionato e i 4 schiaffi europei del Psg, poi la Copa del Rey

In campionato, il Barcellona, chiude al terzo posto. -5 dai rivali del Real Madrid, -7 di campioni di Spagna dell’Atletico Madrid. In Champions League, la delusione è ancora più cocente. I blaugrana escono agli ottavi di finale e, nel match d’andata al Camp Nou, subiscono una dura lezione dal Psg. Messi porta in vantaggio i suoi, realizzando un calcio di rigore al 27′ ma il vantaggio dura appena 5 minuti: Mbappé segna l’1-1 e, nella ripresa, si scatena trovando la tripletta, arricchita dalla rete di Kean che vale il 4-1 finale. Al ritorno, a Parigi, nessuna remuntada: solo un 1-1, con gol di Messi, che vale l’eliminazione.

L’unica ‘consolazione arriva dalla finale di Copa del Rey dove, Messi e il Barcellona, trovano di nuovo l’Athetic Bilbao. I blaugrana vendicano la sconfitta in Supercoppa rifilando un sonoro 4-0 ai baschi. Messi segna una doppietta; De Jong e Griezmann completano il poker.


Il primo successo di Messi con l’Argentina, il Psg e il Pallone d’Oro

La conquista della Copa America 

Il Barcellona continua ad essere un cantiere aperto. Joan Laporta è diventato (nuovamente, ndr) il presidente del Barcellona e, il punto forte della sua campagna elettorale, ruotava attorno alla promessa solenne che Leo Messi sarebbe ancora stato un giocatore del Barça. Le trattative procedono ma nessuna svolta. Intanto Messi parte per il Brasile, per disputare la Copa America 2021 che, a causa della pandemia, non si è svolta in Argentina e Colombia come inizialmente previsto.

La Pulce diventa la stella assoluta del torneo, portando i compagni in finale grazie a 4 gol e 5 assist in 6 partite. Nell’atto conclusivo della prestigiosa Copa America, neanche a dirlo, l’avversario è il rivale di sempre: il Brasile. L’Argentina vince 1-0, grazie alla rete di Angel Di Maria e, per Messi, si tratta del primo storico successo in carriera con la maglia dell’albiceleste. Uno degli ultimi fantasmi, scacciato per sempre dal talento di Rosario, che viene eletto miglior giocatore della competizione.

Il clamoroso addio di Messi al Barcellona, destinazione Parigi, e il 7º Pallone d’Oro

In estate, la bomba. Leo Messi non rinnova il proprio contratto con il Barcellona e, dopo 20 anni, lascia la città che lo aveva accolto a 14 anni e, successivamente, lo ha consacrato come i migliori giocatori della storia del calcio. Messi lascia i blaugrana dopo 778 partite complessive, tra tutte le competizioni, arricchite da 672 gol e 301 assist. Un bottino immenso. 10 campionati spagnoli, 7 Coppe di Spagna, 8 Supercoppe di Spagna, 4 Champions League, 3 Supercoppe Europee e 3 Mondiali per Club. Un’era ineguagliabile che si chiude. Ad ‘accoglierlo’ c’è il Psg, fresco dei super affari Sergio Ramos, Hakimi, Donnarumma e Wijnaldum. Messi firma un contratto monstre: 2 anni con opzione di rinnovo, 30 milioni netti di ingaggio che possono arrivare a 40.

La sua esperienza parigina comincia con qualche balbettamento iniziale, complice una forma atletica non eccelsa e qualche guaio fisico di troppo. A fine 2021, il ruolino di Messi con la maglia del Psg, è di 6 gol e 5 asssist a fronte di 16 presenze complessive tra Ligue 1 e Champions League. Infine, esattamente la sera del 2 dicembre, il fenomeno 34enne argentino chiude l’anno con l’ennesimo successo: stavolta individuale. Non senza polemiche al riguardo, Leo Messi riceve il Pallone d’Oro 2021, superando la concorrenza del ‘più gettonato’ Robert Lewandowski. Si tratta del settimo in carriera. Un altro record ineguagliabile. Un altro record da Messi.