Turchia, dal 17 ottobre riaprono gli stadi

(Photo by YASIN AKGUL/AFP via Getty Images)

Mentre il governo italiano vara il nuovo Dpcm, che risponde all’acuirsi della crisi sanitaria di covid-19, in Turchia si va verso la parziale riapertura (al 50% della capienza) degli stadi. Come annunciato dalla Federazione turca, dal 17 ottobre i tifosi potranno tornare ad assistere alle partite della Süper Lig, della TFF FirstLeague, della seconda e terza divisione e della Coppa di Turchia.

Una decisione che dovrebbe essere ufficializzata a breve, come si legge nella nota della Federazione: ”Il Comitato esecutivo della Federcalcio turca, dopo una valutazione effettuata in consultazione con le istituzioni competenti, ha deciso di avere spettatori fino al 50% degli stadi nelle competizioni di campionato e coppa a condizione che tutte le misure sanitarie determinate dal protocollo del TFF Health Board vengono applicate”.

Se l’Italia, dopo il lockdown, ha deciso per una parziale riapertura, ad appena 1.000 persone (confermata nel Dpcm firmato stanotte, ndr), la Turchia è invece passata dalle porte chiuse al 50% dell’affluenza. Una scelta, a suo modo, radicale, che riporta gli appassionati allo stadio dopo mesi. Da marzo, per la precisione, quando il calcio si bloccò, per riprendere a porte chiuse e celebrare il primo alloro dell’İstanbul Başakşehir. Chissà se il calore dei tifosi, adesso, tornerà a far volare Fenerbache, Galatasaray e Besiktas… Intanto, i Campioni in carica sono sprofondati all’ultimo posto, con un solo punto in 4 partite, mentre in vetta, con 10 punti, c’è l’Alanyaspor.