Tuttolomondo-choc a Palermo, fra intercettazioni e spese pazze

Tuttolomondo Palermo

(Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Continua la spirale di notizie sconfortanti emergenti dalla vicenda dei fratelli Tuttolomondo alla guida del Palermo. Dalle indagini della Guardia di Finanza sono stati rinvenuti nuovi dettagli che puntano ancor più i riflettori contro i due imprenditori, arrestati nella giornata di mercoledì scorso.

A destare maggior sgomento sono le parole trascritte dalle intercettazioni uscite nei giorni scorsi, risalenti ai momenti precedenti alla mancata iscrizione al campionato di Serie B 2019/2020.

Senza la penalizzazione avremmo avuto 40 milioni , ma adesso facciamo lo stesso“, sentenzia Salvatore al fratello minore Walter, che è incredulo. “In serie B con questi debiti? Ma siamo pazzi?““Dobbiamo inventarci qualcosa altrimenti ci tocca scappare“.

E non sono solo le parole a destare scandalo. Sono infatti emersi nuovi dettagli riguardanti le azioni dei due, che secondo i verbali della Procura della Repubblica evidenziano il loro desiderio di risucchiare quanti più fondi possibili dalla proprietà rosanero prima di lasciarla andare verso la “morte” societaria.

Gli ultimi soldi trafugati dalle casse del vecchio Palermo pare siano stati spesi in beni di ogni genere. Fra i vari, spiccano pacchi di caffè, bollette del telefono e altre spese di una società di costruzioni.

Notizie che fanno incrementare la pila di indizi che mettono sempre più nei guai i Tuttolomondo. Una vicenda che fa doppiamente male a una piazza amante del pallone come Palermo. Un ambiente, quello rosanero che ha trovato tradimento in quelli che credeva sarebbero stati i propri salvatori.
Ora non rimane che dimenticare le vicende extracalcistiche e cercare di ritornare grande facendo parlare il campo.