UEFA, niente vendette sul caso Juventus. Ma intanto…

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La UEFA sta osservando il caso Juventus. Dopo la sentenza di condanna di 15 punti in classifica per il caso plusvalenze, il massimo organismo calcistico europeo aspetta gli sviluppi sul filone della manovra stipendi. Nessuna ritorsione o accanimento, ma intanto Ceferin avanza una richiesta.

UEFA, occhi sulla Juventus

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La penalizzazione di 15 punti in classifica nei confronti della Juventus ha fatto discutere non solo in Italia. I bianconeri faranno ricorso al Collegio di Garanzia del CONI e dunque la sentenza non è ancora definitiva, ma intanto diventa molto difficile pensare che la squadra riesca a qualificarsi alla prossima Champions League. La UEFA osserva da lontano e per il momento non sono previsti provvedimenti. Come racconta la Gazzetta dello Sport, si aspetterà che la giustizia italiana faccia il suo corso. Considerando anche che la Juve dovrà affrontare il secondo filone di indagini sulle plusvalenze nell’ambito dell’inchiesta Prisma e la cosiddetta manovra stipendi.

La UEFA però non sfrutterà l’occasione per accanirsi contro il club. Con ancora la questione Superlega da risolvere, in attesa della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla questione monopolio, il presidente Aleksander Ceferin ha deciso di attendere senza intervenire prima che la situazione sia completamente definita. Anche se una mossa c’è.

Nuovo CdA, nuova vita

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Con la nomina di un nuovo Consiglio d’Amministrazione, alla Juventus è cominciata una nuova era. Con Gianluca Ferrero alla presidenza e Maurizio Scanavino come Amministratore Delegato, la guida bianconera è stata completamente stravolta rispetto alla gestione Andrea Agnelli. E da Nyon il cambiamento è visto di buon occhio. Infatti, la UEFA sfrutterà l’occasione per chiedere al nuovo corso di staccarsi dalla visione precedente e a rinunciare definitivamente al progetto Superlega.

La questione verrà discussa nei prossimi mesi e sicuramente dopo la sentenza sulla manovra stipendi perché in tal caso, se fosse confermato il reato di falso in bilancio, l’ipotesi di un’esclusione dalle Coppe sarebbe concreta. Ma se la volontà da entrambe le parti è di venirsi incontro, lo sviluppo della vicenda potrebbe assumere contorni meno punitivi nei confronti della Juventus.