Ungheria-Italia, Mancini: “Gara difficile, sono molto soddisfatto”

Il ct dell’Italia, Roberto Mancini, ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro l’Ungheria di Marco Rossi. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW.

Ungheria Italia Mancini
(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Ungheria-Italia, le parole di Mancini nel post partita

Sulla partita e la prestazione
“Sono molto soddisfatto, era una gara difficile. Tutto perfetto fino agli ultimi 20 minuti, nella fase finale dobbiamo migliorare. Abbiamo fatto troppo bene per stare sullo 0-2, poi soffrire gli ultimi 20 minuti non ha senso. Dovevamo continuare e provare a fare il terzo gol”.

Come mai il calo nel finale? E cosa puoi dire di Donnarumma?
“Gigio è stato bravo, la tranquillità di ora al PSG gli sta giovando. Sono felice perché volevo riuscire a fare due vittorie per qualificarci e credo si siano fatte davvero due ottime partite. Possibile che la stanchezza nella parte finale abbia inciso”.

Dopo questo girone cresce un po’ la rabbia?
“Purtroppo sì, ce l’ho e posso solo soffrire in silenzio. Ormai…”

Hanno applaudito l’inno italiano, cosa ne pensa? E come ha visto l’Ungheria?
“Il pubblico è stato straordinario, ha incitato l’Ungheria dall’inizio alla fine e voglio ringraziarli per gli applausi. L’Ungheria ha fatto benissimo in questa Nations League e all’Europeo, Marco Rossi sta facendo un grande lavoro. Non si batte a caso Inghilterra e Germania”.

A novembre si ripartirà con gli esperimenti?
“Ci sono giocatori che oggi erano in panchina e magari giocheranno. Ma il gruppo è questo, magari aggiungeremo qualcuno. Alla nuova Italia stiamo lavorando da un po’. Adesso la qualificazione alle final four non sembra nulla, ma magari a giugno sembrerà più bella”.

Cosa puoi dirci di Dimarco? E Jorginho?
“Jorginho ha fatto due ottime partite e per noi è molto importante, ci dà equilibrio e geometrie. Dimarco è stato bravissimo, ha attacco, difeso e ha un piede davvero pulito”.

Manca un rigore all’Ungheria?
“Non l’ho visto, non ho ancora visto nulla e non saprei rispondere”.

Questa squadra adesso ha due sistemi di riferimento?
“Non ho un sistema di riferimento. Si può giocare con qualsiasi sistema, basta allenarsi. In tanti sono abituati a questo modulo, cambia la difesa e qualcosa in attacco visto che i due giocano molto più vicini. Oggi molto bene i quinti che hanno spinto, è una buona possibilità avere due sistemi”.

Perché hai perso la voce?
“Perché ho urlato negli ultimi 20 minuti…”

Ti inizia a piacere vincere in modo un po’ più sporco?
“Quando si vince mi piace sempre. Nel primo tempo abbiamo disputato una grande partita, col palleggio e con la profondità. Ricordando che in avanti abbiamo due ragazzini, due bambini. Se tra due anni i due ragazzi mantengono le loro qualità e le migliorano diventano devastanti… Ci sono certe partite in cui bisogna anche lottare: oggi c’erano 70mila spettatori, a loro bastava il pareggio e non era semplice”.