Vergogna a Marassi: cori discriminatori durante il raccoglimento per Vialli

Marassi Vialli

(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Sono immagini che non vorremmo mai vedere, quelle che hanno macchiato il bellissimo minuto di raccoglimento per la scomparsa di Vialli e Mihajlovic sugli spalti di Marassi. Prima del fischio d’inizio di Sampdoria-Napoli, infatti, è stato indetto un minuto di silenzio in memoria dei due ex calciatori, scomparsi da poco. Striscioni commemorativi e cori di vicinanza si sono levati dallo Stadio Luigi Ferraris. Il tutto, però, è stato affiancato da dei cori discriminatori durante il raccoglimento.

Marassi, cori discriminatori durante il raccoglimento per Vialli e Mihajlovic

marassi vialli
(Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Secondo alcune fonti presenti allo stadio si sarebbero registrati alcuni cori di discriminazione razzista durante il raccoglimento per Vialli e Mihajlovic. Si tratterebbe di schiamazzi di matrice territoriale, rivolti ai tifosi del Napoli e ai napoletani. Secondo la Simona Loizzo, deputato della Lega, si levavano cori tipo ‘Napoli colera‘. Dopo l’accaduto è arrivata la denuncia.

La denuncia

marassi vialli
(Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Arriva la pronta denuncia in merito ai casi di discriminazione territoriale durante il minuto di silenzio per Mihajlovic e Vialli. A far luce sulla questione è l’onorevole Simona Loizzo, deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera. Queste le sue parole riportate da Ansa: “Mentre tutto lo stadio di Marassi ricordava un uomo straordinario come Gianluca Vialli, si levavano cori tipo ‘Napoli colera‘. L’ennesima vergogna è andata in scena a Genova e anche questa volta non succederà niente. Come ho anticipato, chiederò l’audizione del presidente della Figc Gravina perché il nostro calcio offre negli stadi uno spettacolo vergognoso e fuori degli stadi risse da anni Ottanta. Oggi è stata sporcata la memoria di un grandissimo uomo come Vialli e dì un altro grande uomo, come Mihajlovic, egli stesso vittima di razzismo becero da giocatore e allenatore”.