Bari parla De Laurentiis: “Le regole non ci permettono di andare in A”

Bari De Laurentiis

(Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Il Bari si gode il ritorno in Serie B. Il club pugliese ha vinto il proprio girone in Serie C e nella prossima stagione tornerà a giocare nella serie cadetta. Una città affamata di calcio che finalmente ritrova la propria squadra sui livelli che gli competono. Merito anche della famiglia De Laurentiis (proprietaria anche del Napoli) che ha acquistato il club del capoluogo pugliese e dopo un duro lavoro sta cercando di riportarlo ai vecchi fasti di un tempo. Proprio il patron del Bari Luigi De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di una diretta Instagram della pagina Fortune_italia. Di seguito un estratto delle sue parole.

Bari De Laurentiis
(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Bari: le dichiarazioni del presidente Lugi De Laurentiis

“L’anno prossimo disputeremo la Serie B che è un campionato affascinante. È un’ottima vetrina anche per i giovani che possono subito finire sui taccuini dei club di Serie A. Sarà sicuramente per tutti noi un’esperienza entusiasmante”.

“Siamo proprietari anche del Napoli, quindi al momento le regole ci impediscono di andare in Serie A anche con il Bari. Nel caso di promozione nella massima serie dovrei trovare un fondo o un privato che ha intenzione di pagare un giusto prezzo per il club”.

“La città ha dimostrato di valere la Serie A, questo è fuori discussione. Abbiamo fatto la festa con il pullman per le vie di Bari, c’erano più di quarantamila persone per strada a mezzanotte. Sono immagini davvero incredibili che porterò per sempre dentro di me. Questa è la dimostrazione che la città aspettava questo momento da tanto tempo”.

“Siamo partiti da una startup, non c’era nulla quando sono arrivato. La B è un primo passo fondamentale. Rappresento in questo percorso una piazza importante, con un bacino d’utenza che conta e ben vengano le piazze importanti che risalgono la china verso il massimo campionato. Un Bari-Palermo in Serie A rappresenta tantissimo, non me ne vogliano le piazze più piccole che rappresentano comunque delle favole”.