Calciomercato Juventus, Frattesi: “Un piacere essere accostato ai bianconeri. Idolo? Marchisio”

calciomercato juventus

(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

Il calciomercato della Juventus potrebbe essere marcato a strisce tricolore. Il nome di Frattesi per il centrocampo della Vecchia Signora non passa mai di moda, anche visto il rapporto che lega la società di Andrea Agnelli con il Sassuolo. L’estate scorsa i due club hanno chiuso l’affare Locatelli, in questa finestra di mercato chissà che oltre al nome di Raspadori, ci possa essere un doppio colpo dai nero verdi.

Frattesi rinnovo
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Calciomercato Juventus, le parole di Frattesi

Tuttosport ha intervistato Frattesi, chiedendogli ovviamente dell’interesse della Juventus, che è reale ed esiste. Queste le parole del centrocampista, che ha poi svelato di avere un idolo bianconero.

Sull’interesse della Vecchia Signora: “Sicuramente fa piacere. Questo è certo. Con Claudio avevamo fatto una cena tra amici al suo ristorante, mangiando tra l’altro molto bene. Sicuramente fa piacere, ma ora non è il momento di pensare a certe cose. Penso solo a finire bene la stagione, poi quest’estate si vedrà”.

Sull’idolo Marchisio: “Era una delle prime volte che venivo convocato in prima squadra nella Roma, ci andavamo a riscaldare a turno a gruppi di tre e i giocatori bianconeri facevano lo stesso: quando arrivò il mio turno tra loro c’era Marchisio. Mia nonna Stefania da anni faceva i collage con le foto mie e sue dicendomi ‘Sei uguale’, al che io le rispondevo che lo diceva perché mi vedeva con gli occhi dell’amore. Una volta lì, con l’idolo di una vita, forse più ancora di mia nonna che mio (ride, ndr), sono andato a chiedergli la maglia. E’ stata una grande emozione, io avevo giocato solo in Primavera, ma lui mi ha detto subito che a fine partita me l’avrebbe data, e al fischio finale pur avendo perso è venuto subito da me.Io presi la maglia e non sapevo cosa fare. Pensavo ‘La mia non la vorrà, che se ne fa?’, invece me la chiese. Siamo rimasti in contatto e lo sento tuttora, persone di quello spessore umano nel calcio si incontrano raramente. Il giocatore poi lo conosciamo tutti…”.