Champions League, il Liverpool di Klopp: intensità, pressione e voglia di fare la storia

Liverpool Klopp

(Photo by Naomi Baker/Getty Images)

Ancora poche ore e, allo Stade de France di Parigi, andrà in scena l’attesissima finale della 67ª edizione della Champions League. Tutto il mondo si appresta a vivere l’atto finale della competizione calcistica più prestigiosa in Europa. Si affronteranno il Real Madrid di Carlo Ancelotti e il Liverpool di Jurgen Klopp. Una sorta di 2° round dopo la sfida del 26 maggio 2018 a Kiev quando sulla panchina dei blancos, però, sedeva Zinedine Zidane. Fu la drammatica – calcisticamente parlando – notte del portiere Loris Karius, autore di due errori grossolani che spianarono la strada della 13ª Coppa dalle Grandi Orecchie alle merengues. Può essere la rivincita del tecnico tedesco Jurgen Klopp. Ecco il suo Liverpool ai raggi X.

Liverpool, meccanismi rodati e intensità le armi di Klopp

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(Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

Tatticamente, il Liverpool, è come un libro aperto. Questo non rappresenta certo un vantaggio per gli avversari, anzi, più per lo stesso tecnico Klopp che può contare su una squadra con meccanismi ben definiti e automatismi efficaci, quanto apprezzabili dal punto di vista tecnico. 4-3-3 senza punti di riferimento per l’avversario, gegenpressing e intensità per una rapida transizione verticale e, quando il baricentro avversario si abbassa di qualche decina di metri, supporto dei terzini – Alexander-Arnold e Robertson – ai tre attaccanti – Salah, Mané e Luis Diaz – con rapido interscambio dei mediani – Henderson, Fabinho e Keita – per non perdere equilibrio. Panchina lunga, con comprimari dall’ottimo senso tattico (Milner, Minamino, Elliott, ndr), nonchè giocatori in grado di indirizzare tecnicamente i momenti finali del match quando gli schemi saltano (Jota, Firmino, Thiago Alcantara, ndr). Una macchina vicina alla perfezione, corta nell’occupare le varie zone del campo, avvantaggiata dalla solidità della coppia difensiva Van Dijk – reduce da un infortunio ma dovrebbe essere della partita – e Konaté o Matip.

Il Liverpool è approdato in finale eliminando l’Inter agli ottavi di finale, il Benfica ai quarti e il Villarreal in semifinale. Nella fase a gironi, gli uomini di Klopp, hanno primeggiato nettamente nel gruppo B (dove risultava anche il Milan, ndr) con un percorso perfetto di 6 vittorie in 6 partite con contestuali 18 punti.

Liverpool, la probabile formazione

Pochi dubbi di formazione e tante certezze. Il Liverpool si schiererà con il 4-3-3 ‘classico’ e l’unico ballottaggio, al momento, è in difesa dove Konaté e Matip si contendono una maglia al fianco di Van Dijk.

Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip/Konaté, van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Keita; Salah, Mané, Diaz.