Como, Cerri: “Nessuna fiducia a Cagliari, che umiltà alla Juve”

cerri

(Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Alberto Cerri, intervistato da Gazzetta, ha raccontato la sua stagione al Como e le precedenti esperienze al Cagliari e alla Juventus. Il suo bilancio nella stagione di Serie B, ad oggi, è 11 partite, 4 gol e 2 assist: “Ho fiducia, ho continuità, gioco. Un piccolo problema mi ha fatto perdere due partite, ma mi sono ripreso e va tutto bene. Quando ho potuto giocare ho sempre dimostrato il mio valore, purtroppo è successo solo a Perugia e qui. Anche gli infortuni hanno inciso, sono sempre capitati nei momenti migliori. Non avere avuto continuità ha influito tanto. A Cagliari giocavo 3’, poi 10’… Così non rendo. Mi hanno detto che sarei stato tra le prime due scelte dell’attacco. Ma lì tra il dire e il fare… Non hanno avuto coerenza. Se a Cagliari mi dicono ancora che puntano su di me, non vedo perché dovrei crederci”

Il trasferimento: “Merito di Zola. A luglio mi chiamava con Denis Wise (proprietario del club, ndr), che al Chelsea giocava con lui: abbiamo fatto videochiamate a tre, ero un po’ imbarazzato perché non li conoscevo. Ho subito sentito fiducia. Avevo tutto da perdere, ma ero sicuro. In A nessuno mi garantiva continuità, soltanto il Como era convinto del mio valore. Siamo solo alle prime tappe, ad aprile vedremo quale sarà il traguardo. Anche per la mia carriera: non c’è età per esplodere. Ricordate Toni? Mi basterebbe fare la metà di quello che ha fatto. Ha saputo valorizzare i suoi punti di forza. Devo imparare a far valere il fisico. In partita mi piace abbassarmi per stare nel vivo del gioco, ma ci sono momenti in cui è meglio stare là davanti, in area”

Alla Juventus: “Una tournee, qualche amichevole, tanti allenamenti: ho visto da vicino l’Olimpo del calcio. Impressionanti l’umiltà dei giocatori e l’intensità degli allenamenti. Un giorno non riuscivo a star dietro a Barzagli, che ha 15 anni più di me, e lui mi stimolava- Buffon? Allenarmi con lui è stata un’emozione, chissà giocarci contro! Per un attaccante di B fargli gol ha un sapore diverso. COntro il Parma? E’ l’unica partita che sento. Mi serviranno 40 biglietti, mio padre allena in Promozione e porterà mezza squadra! L’anno scorso ho fatto gol con il Cagliari, mi hanno massacrato perché ho esultato, ma ho scelto tra la nostra e la loro retrocessione”.